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L'intervista

All. Sion a VN: “Cabral micidiale ma molto diverso da Vlahovic. Vi spiego”

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare chi Arthur Cabral ha dovuto sfidarlo nel campionato svizzero. La nostra chiacchierata con Paolo Tramezzani, allenatore del Sion

Filippo Caroli

Arthur Cabral è arrivato a Firenze. L'attaccante brasiliano viene dal Basilea e andrà a sostituire Dusan Vlahovic. La curiosità di vedere all'opera questo giocatore è veramente molto alta ma per raccontarci qualcosa in più su di lui abbiamo chiesto il parere di Paolo Tramezzani. L'ex difensore è oggi tecnico del Sion, e quale miglior parere di chi il classe '98 ha dovuto studiarlo per provare a batterlo sul campo? Queste le sue parole in esclusiva a Violanews.com:

Mister Tramezzani, intanto, da tecnico, che gliene pare della Fiorentina targata Italiano?

"Italiano mi entusiasma, lo seguo da quando ha iniziato la sua carriera che è un crescendo sotto tutti i punti di vista. Il passaggio a Firenze poteva non esser semplice ma lui l'ha affrontato con grande sicurezza. Sta dimostrando di essere uno degli allenatori giovani ed emergenti più bravi. Mi piace come dispone i suoi e i principi di gioco e le certezze che dà loro. La Fiorentina si esprime infatti a livelli molto alti in un campionato tutt'altro che facile come il nostro. La squadra è un tutt'uno con il tecnico"

La Fiorentina, però, si prepara a sostituire il suo bomber principe con Arthur Cabral, da poco arrivato in città, che attaccante è?

"L'ho affrontato diverse volte e ho seguito molte partite del Basilea. È un bel giocatore, completo. È incisivo quando la squadra ha bisogno di un riferimento davanti, non è mai statico ed è molto bravo a proteggere il pallone. Fa salire la squadra ed è bravo anche in rifinitura a 30 metri dalla porta. Poi ha un tiro molto potente e preciso anche dalla distanza. Sa anche girarsi quando viene a prendere il pallone tenendo sempre lontano il difensore. In area, poi, è micidiale: fa sempre i movimenti giusti andando a staccarsi dal marcatore. Sa sempre come attaccare la porta ed è un ottimo finalizzatore, ha una grande incisività in attacco."

È un calciatore diverso, però, rispetto a Vlahovic?

"Fra i due ci sono parecchie differenze. Il serbo fa più movimento e gli piace svariare maggiormente attaccando la profondità a campo aperto. Cabral queste caratteristiche non le ha o, quantomeno, non le ha ancora. Però, come il classe 2000, ha voglia di giocare per la squadra e partecipa molto al gioco anche se hanno caratteristiche totalmente diverse. Cabral per attaccare la porta direttamente ha bisogno di molto spazio davanti o che gli vengano creati i corridoi. Vlahovic, invece, gli spazi se li trova a prescindere anche se ha davanti una squadra chiusa o se i compagni sono sulla prima linea d'attacco."

L'eredità da raccogliere è in ogni caso pesantissima. Ce la farà ad adattarsi subito alla Serie A?

"Penso che un periodo di adattamento gli servirà. Questo vale però un po' per tutti i calciatori che vengono da campionati diversi. Prendere il posto di Vlahovic è dura per chiunque: quest'anno ha dimostrato di essere uno degli attaccanti più completi del nostro campionato. Ma sono convinto che il brasiliano possa fare bene"

Per concludere, la Fiorentina sfiderà l'Atalanta ai quarti di Coppa Italia. Da ex nerazzurro, che gara si aspetta?

"Saranno contro due belle squadre. L'Atalanta non è più una sorpresa nonostante i suoi cammini straordinari in tutte le competizioni. La Fiorentina è migliorata molto e ha ridotto il gap rispetto ai bergamaschi. In partite da dento o fuori, poi, alcuni valori vengono ridotti. Sarà quindi una partita aperta ad ogni risultato, i Viola hanno buone chances di poter passare il turno."

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