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Difesa e scelte, non ci siamo. Ripartire dalle (poche) note liete

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L'analisi del nostro vicedirettore dopo il primo scorcio di stagione: c'è tanto da migliorare. E in fretta
Simone Bargellini Vice direttore 

Sforziamoci di pensare positivo. Se guardiamo alle prestazioni offerte dalla Fiorentina in queste prime 5 partite non è un esercizio semplice. Anche perchè i viola hanno sprecato il bonus che aveva offerto il calendario, mettendo di fronte squadre sicuramente inferiori, a parte forse il Parma. Sono arrivati invece 5 pareggi, tutti molto sofferti. Ma, dicevamo, facciamo uno sforzo e concediamo credito a Palladino, che di attenuanti ne ha sicuramente un bel po'. Era lecito aspettarsi di più fin qui, nonostante tutto, ma qualsiasi verdetto va rimandato a dopo la sosta, quando gli impegni saranno - sulla carta - assai più tosti e servirà vedere una Fiorentina solida, organizzata, con idee.

Fiorentina, da cosa ripartire

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Qualche nota lieta c'è ed è a queste che bisogna aggrapparsi. La prima è il carattere: rimontare il doppio svantaggio con il Monza, come già era accaduto con la Puskas Akademia al Franchi, qualcosa significa. Così come la resistenza in 9 contro 11 in terra ungherese. La seconda risponde al nome di Moise Kean: ha iniziato benissimo la stagione e non solo per i gol (3), ma anche per atteggiamento. Lotta, si sbatte, cerca di procurarsi palloni anche quando i compagni non lo assistono. La terza sono i primi segnali degli ultimi arrivati: Gosens che segna subito, gli sprazzi di Adli e Cataldi. Aspettando Gudmundsson. Il mercato, seppur con i suoi difetti, ha portato qualcosa di interessante. Che Palladino deve saper sfruttare a pieno.


Fiorentina, cosa non convince

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Il problema è generale, di una squadra che finora sta facendo fatica sia dal punto di vista fisico che sul piano del gioco. Ma a spiccare è soprattutto la fragilità difensiva. 7 gol subiti in 5 partite, considerando il valore degli avversari, sono tanti. E poi ci sono le tantissime altre occasioni concesse. L'aggravante è che in quel reparto Palladino ha potuto lavorare fin dall'inizio con quasi tutti gli effettivi: dopo un mese e mezzo bisognerebbe essere un po' più avanti. E poi le scelte: insistere su Biraghi braccetto non sta pagando e rinunciare a cuor leggero a Quarta è discutibile. A proposito di scelte, perchè mai panchinare il De Gea visto in Conference? Anche dai giocatori ci si aspetta di più, in primis da Colpani. Problemi da risolvere nelle prossime due settimane.

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