"Pietro, cerca Kouamè che c'è Barak che gli gira intorno...". Queste le parole di Vincenzo Italiano nel tunnel che porta al campo prima del secondo tempo del match contro il Verona. Una scelta tattica bene precisa che andrà ad aprire, Atalanta e Lazio permettendo, un nuovo ciclo in casa Fiorentina. Capiamo però, come questa catena viola possa giovare anche alle due punte: Cabral e Jovic. Senza dimenticare l'importanza dell'uso dei piedi da parte dell'estremo difensore.
La catena viola
Terracciano-Kouamè-Barak, la nuova catena viola: così gioiscono anche le punte
"Pietro, sei stato in campagna?"
Questa la battuta di Italiano a Terracciano, riferita ai numerosi rilanci con cui l'ex Empoli ha colpito il campo del Franchi, nasconde un concetto molto importante su cui il mister viola sta cercando di lavorarci da Moena. Il portiere deve usare i piedi nel miglior modo possibile, perché la manovra può e deve partire da lui. Terracciano sta facendo quello che può, ma per mettere in moto la nuova catena viola serve sicuramente qualcosa in più. E Gollini? Presto per prendere decisione, ma l'ex Atalanta non sembra avere una grande dote nei lanci lunghi. Servirà sicuramente una crescita su tutti gli aspetti per far sì che Gollini diventi il portiere titolare della Fiorentina. E poi, c'è sempre il mercato che può giungere in soccorso...
Barak non è il solo...
Ovviamente con questo assetto tattico, che ricorda molto un 4-2-3-1, il ruolo di Barak diventa fondamentale. L'ex Verona dovrà unire i due reparti e soprattutto dare una mano alla punta, che non potrà essere sempre e solo Kouamè. Come, del resto, non sarà solo Barak a fare quel compito. Si potrebbe vedere un Bonaventura come ai tempi del Milan, pronto a concretizzare le occasioni che si presenteranno o un Saponara in vecchio stile, bravo a servire i compagni. Insomma, le soluzioni ci sono per dare a questa Fiorentina quella giusta dose di imprevedibilità senza allontanarsi troppo dalle proprie certezze.
Luka e Arthur, guardate e imparate
Infine, andiamo a capire come le due punte viola potranno giovare di questo nuovo assetto tattico. Partendo da Jovic, l'aiuto di un giocatore offensivo al suo fianco potrà essere determinate. Haller nel Francoforte fu decisivo per la sua esplosione e così potrà esserlo Barak. Forza fisica per proteggere palle e tecnica per servire i compagni. Così potrà iniziare la rinascita di Luka Jovic. Lo stesso discorso vale per Cabral. La forza fisica del brasiliano non ha eguali nella Fiorentina e messa al servizio dei suoi compagni di reparto potrà essere importante. Niente prima punta, gestire il rilancio di Terracciano e servire Barak. Il resto arriverà da solo. Attenzione però, perché la variabile Kouamè ormai incombe sull'attacco viola. Toccherà alle due punte dimostrare il loro valore.
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