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TEMA LIBERO
"E ma se ci fosse stato Amrabat...", "Si, ma Italiano deve giocare con le due punte". La Fiorentina prende 4 gol a San Siro, alla terza giornata di campionato e la quinta stagionale e le critiche si sprecano. Normale sia così, ma tante volte è giusto analizzare a mente fredda quanto succede e quanto viene detto. La squadra di Italiano cade malamente a Milano, ma quanto sarebbe cambiato con Amrabat? E la Fiorentina può davvero giocare con le due punte? Il campionato è iniziato da pochissimo, ma questa Viola sta già facendo discutere, con il mister viola impalato sul palo più alto. Ma ci sarebbero altre cose da dire.
Il marocchino ha lasciato Firenze da meno di una settimana e c'è già chi si rammarica della sua assenza, un po' come è successo con Torreira. Ma se in quel caso i motivi erano evidenti, adesso si fa davvero fatica a capire il perchè di questa malinconia marocchina. Amrabat non è mai stato adatto all'idea di gioco di Italiano, è stato sì adattato per un anno ma quello che cercava l'ex Spezia era qualcosa di diverso. La Fiorentina dell'anno scorso non aveva un vero regista, quella di quest'anno sembra essere carente dal punto di vista della fisicità. Ma se Mandragora e Duncan possono, in qualche modo, porre rimedio, nessuno come Arthur o Maxime Lopez possono ricoprire al meglio il ruolo di play. Quindi, il problema della fisicità è abbastanza relativo. Credere che la sconfitta a Milano sia frutto del centrocampo e che Amrabat fosse la soluzione sembra una visione abbastanza limitata. Se al posto del marocchino è arrivato un giocatore come l'ex Sassuolo, un motivo ci sarà, con Italiano che ha dettato in maniera chiara le richieste alla società. O almeno si spera. Eppure, l'inserimento della mezzala è un punto chiave del gioco di Italiano, non dell'idea di calcio di Amrabat. Ed ecco a voi spiegato, brevemente, il motivo del perchè l'ex Verona non potrebbe giocare con Arthur. Quindi, lasciamo il marocchino lì dove sta, poi il tempo darà la giusta risposta. E cosa dire sull'idea di giocare a due punte? Tatticamente possibile, ma a che prezzo. Italiano dovrebbe cambiare tanto, troppo. La Fiorentina è stata costruita per avere una punta, lo dice il mercato e l'ex Spezia ha già cambiato l'anno scorso con l'aggiunto del trequartista. Serve continuità nell'idea di gioco, anche se comporta qualche rischio. Nzola non sta bene e migliorerà. Beltran si deve adattare e capire in che modo incidere. La speranza è quella di vedere il prima possibile le vere potenzialità dei due. Ok cambiare quando serve, ma guai riconcorrere l'esagerazione.
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