Tra 26 giorni si inizia
—Non sono ovviamente preoccupato perché il mercato chiude il 31 agosto e sono sicuro che la Fiorentina sarà più forte vista l’ambizione più volte dichiarata dai dirigenti e la necessità di creare le condizioni per un nuovo ciclo migliore del precedente. Però il tempo passa, il campionato comincerà il 17 agosto e il 22 e 29 ci saranno già due sfide di Conference. Con un allenatore nuovo che deve amalgamare la squadra. Ad oggi, se questa è la campagna rafforzamenti, la Fiorentina non s’è rinforzata ed è facile capirlo. Kean è un buon colpo, l’ho sempre detto, a me piace, ma va rilanciato, il giocatore comunque c’è. Però ne sono usciti due (Belotti e Nzola) e lui è uno solo. In difesa è andato via Milenkovic sostituito da Pongracic. E’ più forte? Non lo so, lo vedremo. Ad oggi posso dire che mi sembra un cambio alla pari sperando di essere smentito. Il reparto potrebbe diventare più forte soltanto se arrivasse da subito Valentini, ma per ora non abbiamo notizie e siamo fermi al prossimo gennaio.
C'è fiducia, ma si sente l'assenza di Joe
—Del centrocampo ho detto, usciti Arthur, Duncan e Maxime Lopez non è arrivato nessuno e anche se arrivasse il solo Lovric non basterebbe a colmare il gap. E pure se dovesse arrivare oggi Colpani, nel ruolo di trequartista-esterno, sono usciti Bonaventura, Castrovilli e quasi sicuramente uscirà Ikonè. Traete voi le conclusioni se nel ruolo sei più forte o no. Ad oggi la Fiorentina non s’è rafforzata, è evidente, ma la fiducia è alta anche se, purtroppo, senza Joe Barone resta forte la sensazione che sia tutto più complicato all’interno della società. Il suo decisionismo e il suo carisma mancano e non poco. E spero davvero che l’arrivo di Colpani non apra la porta alla cessione di Nico che negli ultimi tre anni ha giocato nella stessa identica zona di campo, sul centro-destra. Senza l’argentino l’indebolimento sarebbe inaccettabile, ma spero ci sia invece l’idea di far giocare Colpani a destra per riportare Nico a sinistra.
Nel frattempo la squadra è in Inghilterra per tre partite amichevoli di un livello che consentirà di valutare meglio le cose che cominciano a funzionare e quelle sulle quali c’è da lavorare. Al netto di un mercato che, come dimostrato, fatica a decollare.
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