2300 tifosi immensi
—Appollaiati nel terzo anello di San Siro, pagando la modica cifra di 30 euro, piu' il viaggio, spingono la squadra fino in fondo, colorano di viola il settore, tengono testa a 70.000 milanisti, da lassu' vedono i giocatori come gli "omini del subbuteo", meritavano di piu'. Abbiamo la piu' bella tifoseria di tutti, nessuno puo' insegnarci qualcosa per amore e calore per la propria squadra, la societa' forse non si rende conto del patrimonio che ha tra le mani. Pensare che siamo a cercare ancora un centravanti, dopo che hanno fatto partire Vlahovic a meta' stagione, venduto in un momento nel quale lui non se ne voleva neanche andare, alla societa' che combattiamo da sempre. Da quel momento è come se dovessimo subire una punizione divina, tutti i centravanti che vengono comprati non riescono a buttarla dentro con la frequenza che aveva il serbo, facendoci fare un fegato grosso come un ananas. Il mister le sta provando tutte, rimescola il mazzo tutte le volte ma l'asso non ci stringe mai l'occhio, perche' l'asso non c'e'. Andiamo avanti, la stagione è lunga, il campionato e' mediocre, le unghie menomale che ricrescono, la prossima partita la vedro' con i guanti.
Una Hall of fame senza società
—Martedi scorso e' andato in scena la decima edizione dell'Hall of Fame, organizzata da Museo Fiorentina, serata magnifica, non me ne sono persa neanche una, della societa' attuale non era presente nessuno, come cantava il grande Edoardo Pazzagli, NON C'E' FUTURO SENZA PASSATO. D'altronde la Fiorentina saremo sempre chi l'ha amata fin da bambino e non la mollera' mai, chi quando vede sopra quel palco Dino Pagliari, gode di piu' della presenza di Messi, chi ascoltando i racconti della figlia di Gratton gli cala una lacrima, chi riavvolge tutti gli anni quel video della storia viola e si commuovera' sempre. Serata bagnata da un elegantissimo Giancarlo Antognoni, per noi sempre la nostra bandiera, acclamato da tifosi di ogni eta'.
Isolarsi dentro quel magnifico centro sportivo non mi sembra porti ad un futuro roseo, la Fiorentina va vissuta per le strade di Firenze, andrebbero presi complimenti e critiche, sempre con civiltà. Il fiorentino sarà anche un boccalone ma sulla fedelta' alla maglia viola non teme confronto. Non abbiamo mai chiesto la luna a nessuna proprieta', ci siamo sempre rispecchiati in un campione che portava il nome di Firenze nel mondo, sono tanti anni che non abbiamo piu' un leader carismatico, per fare un esempio un cavallo come Adrian Mutu, genio e sregolatezza, ma che ha dato tutto con quel 10 sulle spalle, forse l'ultimo grande Amore dei tifosi viola.
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