Serve il centrocampo
—Tra un mese infatti la Fiorentina giocherà a Parma la prima partita di campionato e se fossi Palladino un po’ di preoccupazione comincerei ad averla. Anche per questo, credo, la settimana appena cominciata dopo il sostituto di Milenkovic dovrebbe chiudersi con un paio di acquisti per il centrocampo. Se gli altri reparti (ne parleremo) non sono completi, ma comunque hanno una fisionomia, il piatto piange proprio nella zona più importante e delicata, dove si costruiscono i meccanismi.
Al momento in rosa c’è solo Mandragora, se abbiamo capito bene per Palladino anche Barak potrebbe avere un futuro qualche metro più indietro, a questi aggiungiamo forse Bianco (se resterà) o il più giovane Amatucci, ma almeno cinque centrocampisti (se non sei) in rosa serviranno. Ecco dunque, a conti fatti, che ci aspettiamo due titolari, due giocatori veri in grado di portare personalità e qualità. I nomi che circolano sono sempre gli stessi da Pessina del Monza a Vranckx e Rios del Palmeiras, a Thorstvedt anche se Carnevali del Sassuolo ha smentito qualsiasi trattativa, oppure Bove della Roma.
Locatelli? Il più forte
—L’identikit di quelli che la Viola cerca, porta a un centrocampista più regista, in grado di dare i tempi di gioco, magari non un vero e proprio play alla Arthur, ma un giocatore pensante con buona gamba. Ma anche a un centrocampista capace di giocare la palla, ovviamente, con maggiore fisicità. Fra gli altri gira pure il nome di Locatelli della Juve e sento venti contrari del tipo “un altro bianconero anche no”, “non diamo altri soldi alla Juventus”.
Ammesso e non concesso che Locatelli voglia passare da riserva in Champions alla Conference, sottolineato che guadagna tre milioni, ricordato che lo vuole fortemente De Zerbi al Marsiglia, per me sarebbe un ottimo profilo. L’ha rovinato Allegri che gli chiedeva di fare più il difensore del centrocampista, ma è ancora giovane (26 anni) e tre anni fa è stato determinante nell’Italia europea di Mancini. Posso dire chissenefrega se è della Juve? Lo dico. Fra i nomi che circolano è il più forte.
Poi vediamo cosa faranno, l’importante è ricordarsi che nel reparto non c’è più un signore che si chiama Bonaventura e un altro, Arthur, che con tutti i limiti erano di caratura tecnica e carismatica superiore. Pessina è il nome che sottotraccia dovrebbe aver fatto Palladino. E se la Fiorentina stesse provando a fare l’accoppiata Pessina-Colpani? L’allenatore ne sarebbe sicuramente felice e ci guadagnerebbe con i tempi di inserimento visto che il suo calcio lo conoscono già molto bene.
Subito un difensore
—Comunque, insisto, mi aspetto i due colpi in questa settimana per sistemare il centrocampo, ma adesso anche un difensore. E’ vero che i giudizi andranno dati soltanto il 31 di agosto e così farò, ma l’ossatura di squadra dovrà esserci per il 17 contro un Parma forte che cambierà pochissimo e sempre in quegli stessi giorni c’è la Conference.
Come sarà composta la Fiorentina?
—Mi aspetto una rosa di 25 giocatori, venti più cinque provenienti dal vivaio. A conti fatti servono tre portieri e se Terracciano dovesse restare, andrà scelto un secondo visto che Christensen non ha convinto nessuno. Via libera a Martinelli?
Passando alla difesa, visto che Palladino gioca a tre, serviranno sicuramente quattro centrali, meglio cinque. Sui nomi tanti interrogativi, in pratica restano soltanto Quarta e Ranieri. L’addio di Milenkovic era nell’aria. Il serbo era a Firenze da sette anni, non è diventato nè una bandiera nè un leader, è semplicemente un buon difensore che è andato a calare come rendimento, aveva bisogno di cambiare aria. Vediamo con chi lo sostituiranno per capire se dovremo o meno rimpiangere il serbo.
Intanto l’argentino di passaporto italiano Valentini, come detto, arriverà soltanto a gennaio. Almeno ad oggi se il Boca non si accontenterà di un paio di milioni. Anche qui bisogna intendersi. Quando i parametri zero li prendono l’Inter o altre società sono bravi, la Fiorentina no. Questa è un’ottima operazione e visto che il ragazzo ha 23 anni e valeva 12 milioni, preso a zero anche se dovesse essere per gennaio 2025, è comunque un buon affare. Detto questo, se il Boca non si accontenterà dell’offerta viola, servirà comunque un altro centrale per non andare in difficoltà come l’anno scorso. Theate è un sinistro come Valentini, pista caduta?
Non credo che Biraghi in quel ruolo possa essere una soluzione, abbiamo sempre detto che attaccava benino e difendeva meno bene. Ora lo facciamo difendere? Anche no. A proposito di Biraghi, per gli esterni invece c’è copertura giusta. Dodò-Kayode a destra, Parisi-Biraghi a sinistra.
Passando all’attacco, sento dire che basta Kean. Non scherziamo. Non è servita la lezione degli ultimi anni? Kean è un ragazzo molto interessante, sono d’accordo con Capello, potrebbe trovare a Firenze la piazza giusta per esplodere, ma nessuno può partire con un centroavanti solo e senza un certezza-certa. Giocatori come Nzola, Ikonè, Brekalo, Sabiri, Amrabat e compagnia, con Firenze hanno chiuso. Vanno venduti, il tempo c’è, i soldi arriveranno, ma riproporre certe situazioni sarebbe un autogol. Fra i tifosi rimetterebbero in moto delusioni del passato, e poi non chiedetevi perchè l’entusiasmo stenta. Certe situazioni vanno risolte.
Anzi, proprio per l’entusiasmo, per infiammare la piazza, mi butterei davvero anima e corpo su Gudmundsson che centroavanti non è, ma ha il senso del gol e del gioco d’attacco. Costa, è vero, ma si può ancora prendere, a Firenze verrebbe volentieri, sarebbe comunque per lui un bel passo avanti. In attesa, comunque dietro l’attaccante oggi ci sono Nico, Sottil e Beltran, un altro anche numericamente servirà.
Fatti i conti, tre portieri, cinque centrali, quattro esterni, cinque centrocampisti, quattro sottopunta e due centroavanti fanno venticinque, più qualche giovane: la rosa giusta per campionato e coppe. Il tempo c’è, ma neanche troppo.
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