È arrivato in serata il tanto atteso (e temuto) responso sulle condizioni di Nikola Milenkovic. Il gigante serbo aveva lasciato il campo del "Franchi" sabato. A causa di un fastidio muscolare alla coscia accusato nella sfida contro la Juventus. Le parole a caldo di Vincenzo Italiano, pronunciate in sala stampa, avevano contribuito ad alimentare la preoccupazione per l'entità del guaio muscolare. Il tecnico non aveva nascosto il proprio disappunto, per la perdita del "miglior giocatore della Fiorentina"(ipse dixit). E ne aveva approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, in merito alle critiche ricevute sulle tante rotazioni tra una partita e l'altra nell'undici iniziale. Una precauzione che forse, nonostante i limiti palesati a livello di risultati, ha contribuito in modo decisivo a non aggravare l'entità della lesione.
che fretta c'era?
Sollievo Milenkovic: il metodo Italiano per scongiurare un Di Maria bis
Diversi da 'loro'
Lo stesso non si può dire di quanto fatto da Allegri alla Juventus, nella gestione di Angel Di Maria. "El Fideo" era reduce da un infortunio muscolare del tutto simile a quello patito dal difensore serbo, rimediato alla prima di campionato contro il Sassuolo, il 15/08. Tornato in campo mercoledì con lo Spezia, Allegri lo ha subito schierato titolare contro la Fiorentina, vedendosi costretto a sostituirlo all’intervallo. Proprio a causa di un riacutizzarsi del problema muscolare all'adduttore della coscia. Una ricaduta che costringerà l'argentino a saltare la trasferta di Parigi in Champions League. Fuori dai convocati per il personale ritorno da ex al "Parco dei Principi". Un "modus operandi" a cui la Fiorentina deve guardare, per non incorrere nello stesso errore dei bianconeri. Nikola recuperi con (relativa) calma, la fretta spesso e volentieri è cattiva consigliera, anche per una "vecchia signora"...
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