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Kean butta in porta anche la stanchezza: il 1/12 con l’Inter può valere la vetta

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Fiorentina, zero scuse, massimi risultati. Che Kean! Benedetta sosta, e il 1 dicembre arriva l'Inter, chissà... la nostra lente di ingrandimento
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Stanchezza. Da un paio di settimane si percepisce guardando le partite della Fiorentina, eppure i risultati rimangono perfetti, almeno in campionato. Perfetti, davvero, da sosta a sosta sono arrivate solo vittorie anche a fronte di un paio di inconvenienti per nulla leggeri. Il calendario ha dato una mano, opponendo due squadre, Genoa e Torino, in grossa difficoltà, e anche il Verona in casa non era un incrocio impossibile. Ma che fai, te ne lamenti? Assolutamente no. Anzi: 13 punti sulla Roma sono una meraviglia nell'economia di una conferma europea nella prossima stagione. Quale Europa, ancora non lo diciamo.

Palladino nel pre partita ha rifiutato qualsiasi alibi e ha fatto bene: anche se Gudmundsson (ben surrogato da Beltran) è mancato, anche se senza Cataldi la qualità del gioco si abbassa e Bove deve spesso arretrare il proprio raggio d'azione. Oggi ha sbagliato sul gol di Serdar, ma il giudizio non cambia: preziosissimo. Poteva essere messo Mandragora dall'inizio? Forse, ma non dimentichiamoci che viene da un infortunio e che in quel caso Richardson sarebbe stato l'unico cambio nel mezzo. Anche Adli non è nelle migliori condizioni, serviva prudenza.


Di questa prudenza, nelle ultime uscite, ha provato ad approfittare Sottil, che pur giocando in maniera discreta non ha lasciato il segno come invece aveva imparato a fare nella primavera del 2024, qualche mese fa, prima di quel maledetto infortunio contro il Club Brugge. Per lo meno, dopo il confronto con Palladino, è diventato una soluzione proponibile in caso di bisogno. Ce ne sarà ancora. Si è detto tanto del divario tra i cosiddetti titolari e le cosiddette riserve: sicuramente la rosa della Fiorentina ha qualcosa in meno di quelle di Atalanta e Lazio, che giustamente sono con i viola nel treno di testa. Viola e treno di testa, sembra di sognare ma è tutto vero. E poi c'è un attaccante sopra la doppia cifra tra tutte le competizioni al 10 novembre, che si permette anche il lusso di mandare alle stelle il pallone della tripletta sotto gli occhi del ct Spalletti, per poi centrarla nel finale. Tutto come nel più roseo dei sogni. 52 milioni saranno pochi di questo passo?Inutile pensarci ora. C'è tutto il tempo per finire di ricredersi su tutti i dubbi che avevano accompagnato il suo arrivo. Scusali, scusaci.

Adesso, benedetta sosta: quanto fatto fin qui dalla Fiorentina è quasi eroico, per le risorse a disposizione e per come è stato apportato il correttivo giusto dopo un errore di valutazione iniziale sulla disposizione tattica degli uomini in campo. La classifica, sicuramente, è anche più felice di quello che dovrebbe essere; incrociamo le dita e speriamo che queste due settimane siano utili per recuperare Gudmundsson, Cataldi e, perché no, anche Pongracic. Tutti possono essere utili, anche con un Comuzzo in versione extralusso in difesa. La Fiorentina a pieno organico ci ha fatto divertire, quella colpita da assenze e stanchezza ha stretto i denti ed è arrivata alla boa con il massimo bottino disponibile. E chissà che quello in programma il 1 dicembre con l'Inter non possa essere uno scontro diretto per la vetta della classifica...

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