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Ripa a VN: “Troppe divergenze in società. Commisso ricaduto nello stesso errore. Iachini…”

La Fiorentina ha deciso: avanti con Beppe Iachini, almeno fino alla sfida di sabato sera contro il Parma. Abbiamo intervistato l'ex difensore e dirigente viola

Stefano Niccoli

La Fiorentina ha deciso: avanti con Giuseppe Iachini. Anche se tutto potrebbe nuovamente cambiare la prossima settimana. Per parlare dell'aria pesante che si respira nello spogliatoio gigliato, Violanews.com ha intervistato Roberto Ripa. Con l'ex difensore ed ex team manager viola ripartiamo proprio dalla conferma del tecnico:

Penso che la società si sia guardata intorno per capire la disponibilità dell'eventuale sostituto. Si è parlato molto di Sarri, Spalletti e Allegri, ma nessuno dei tre può arrivare adesso sulla panchina viola. Cambiare ora allenatore sarebbe stato complicato. Le opzioni sul tavolo erano due: ritorno di Montella o traghettatore, ma la Fiorentina si sarebbe trovata nella stessa situazione di adesso. Il problema principale è che la squadra non ha mai espresso un buon gioco. Il calcio è spettacolo e la Fiorentina, troppo spesso, ha avuto un atteggiamento remissivo, come contro la Roma. La società non voleva aspettare, ma non aveva un sostituto gradito.

La sensazione è che si tratti sempre di una fiducia a tempo.

L'incertezza sull'allenatore si riflette sulla squadra. L'aspetto più fastidioso è l'assenza di un indirizzo unico nella sfera decisionale. Ricordiamo cos'è successo in estate con la conferma di Iachini e Commisso che ha ammesso di aver sbagliato a puntare di nuovo su Montella. Non vedo una visione univoca tra le varie componenti. Questa situazione depotenzia il ruolo dell'allenatore. Serve avere un'idea comune. Il presidente richiede la parte sinistra della classifica. Va bene, ma i tifosi vogliono una squadra offensiva capace di divertire. La situazione di classifica non è disperata, ma la squadra non produce spettacolo. Questa è la mancanza più grande.

 immagine ACF Fiorentina

Se fosse lei l'allenatore della Fiorentina, come proverebbe a risolvere i problemi?

Meno male che non sono io il tecnico (ride, ndr), è un bene per la Fiorentina. Iachini è stato preso per far uscire la squadra da un momento di difficoltà. Ci è riuscito. La società lo ha confermato, pur conoscendo la sua carriera. Le difficoltà di oggi sono legate non alla classifica, ma al futuro. So già dove arrivo in queste condizioni. La situazione può essere migliorata di poco, ma non vado a costruire niente in prospettiva. Dove vuole arrivare la Fiorentina? Qual è l'obiettivo? Oggi si fatica a immaginare cosa accadrà a giugno. Prendiamo un traghettatore? Se sì, chi? Ne vale la pena? Penso che il club si sia posto queste domande.

Secondo lei qual è l'allenatore giusto per un progetto a lungo termine? 

All'inizio dell'intervista ho fatto i nomi di Sarri, Spalletti e Allegri perché sono abbastanza certo che non arriveranno alla Fiorentina a stagione iniziata. Mi vengono in mente anche Cesare Prandelli e Leonardo Semplici. Ci sono allenatori con i quali è possibile lavorare sul lungo periodo. La cosa più importante, ripeto, è che ci sia unità d'intenti nella scelta del tecnico con un orizzonte pluriennale. E' stato un errore non avere una visione comune già dalla fine dello scorso campionato. Probabilmente la decisione di confermare Iachini è stata presa a cuor leggero per via della fine ritardata della stagione. La società ha una visione futura sul centro sportivo e sul nuovo stadio, ma la deve avere - a maggior ragione - anche sull'aspetto tecnico.

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