Il campionato si è concluso da poco, ma il mercato non si ferma mai. La Fiorentina lavora su più fronti, dal portiere alla difesa. Anche l'attacco vedrà dei cambiamenti, per riuscire a regalare alla squadra la giusta dose di pericolosità offensiva. Chi di gol ne ha fatti tanti con la maglia viola è Christian Riganò. Noi di Violanews.com abbiamo deciso di intervistarlo, anche per commentare la splendida vittoria del campionato del suo Affrico, con tanto di passaggio nel campionato di Promozione.
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Riganò a VN: “Affrico, che emozioni. Cabral? Ecco cosa serve alla Fiorentina”
Riganò chiaro sul futuro dell'attacco viola: "Indipendentemente da Cabral serviranno altri attaccanti. Gli impegni aumentano con la Conference"
Innanzitutto complimenti per questa splendida vittoria. Come ci si sente a vincere un trofeo su una panchina e non con i tacchetti ai piedi?
"Sono sempre belle emozioni. Da giocatore sei più protagonista ovviamente, mentre da allenatore provi cose diverse. Io preferisco dare i meriti ai miei ragazzi che hanno fatto una rincorsa straordinaria".
Saranno state sicuramente delle emozioni bellissime. Forse un po' smorzate dalla decisione della società di non riconfermarla. Si è dato una spiegazione a tutto ciò?
"Sinceramente non mi sono dato nessuna spiegazione. Sono scelte che una società può fare. Li ringrazio per avermi dato la possibilità di allenare una grande squadra. Ora hanno deciso di fare altre scelte, ma anche se uno ci può rimanere male è giusto accettarle e rispettarle".
A proposito di scelte, per adesso, quelle prese dalla Fiorentina e da Torreira sembrano portare ad un brutto divorzio. Cosa ne pensa?
"Bisogna dire che la Fiorentina ha fatto un grande campionato. Italiano è riuscito ad ottenere il meglio dai suoi giocatori. Molti sono gli stessi con cui ci salvavamo all'ultimo gli scorsi anni. Non capisco ciò che sta succedendo con Torreira, però bisogna essere dentro certi meccanismi per capire meglio. Certo, se è un discorso di procuratori, possiamo vedere squadre come il Milan di Maldini che non si fanno prendere per il collo. Detto ciò, Lucas credo voglia rimanere a Firenze, così come noi tifosi vogliamo che rimanga".
Non possiamo non toccare il capitolo attaccanti. Cabral sarà il titolare della Fiorentina che verrà. Secondo lei, la presenza di un altro giocatore offensivo potrebbe oscurare le sue capacità o spingerlo a dare di più?
"La Fiorentina ha bisogno di più attaccanti disponibili, soprattutto dopo che ti qualifichi in Conference. La competizione serve sempre, poi giocherà chi se lo merita. Ma la squadra ha bisogno di altri attaccanti, indipendentemente da Cabral. Tutte le squadre, anche chi lotta per non retrocedere, hanno minimo tre soluzioni offensive".
Per ora qualche interesse c'è. Si parla di Belotti, Djuric...
"Andrea si dovrebbe rilanciare, deve solo trovare l'ambiente giusto. Ultimamente ha giocato poco a causa di un infortunio, ma è un attaccante che ha sempre fatto gol. Djuric è il classico attaccante che ha bisogno che la squadra giochi per lui. Non è mobilissimo, io e lui siamo molto simili. Ha bisogno di palle lunghe, spizzate. Non so se Italiano vorrà cambiare modo di giocare. Possiamo definirlo il classico centravanti di una volta".
Per concludere, dopo l'Affrico ha già in mente una destinazione? Cosa riserva il futuro di Riganò?
"Ora a giugno mi libero e spero di avere la possibilità di lavorare ancora nel calcio. Mi piace allenare e la passione è davvero tanta".
E se la chiamasse la Fiorentina...?
"Ci vado a piedi e senza scarpe!"
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