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Richardson vuole crescere, ma oggi niente step back. Il futuro passa da Roma
Sembra passata una vita dalla scorsa estate, ma soltanto alcuni mesi fa Amir Richardson arrivava a Firenze con tante aspettative. Il marocchino fu il primo acquisto del nuovo centrocampo viola. Non a caso nelle giornate iniziali del campionato Raffaele Palladino si era affidato proprio a lui, data la totale assenza di alternative. Poi la tempesta sul mercato, sul gong finale arrivano Bove, Cataldi ed Adli. Così la Fiorentina trova la quadra, e nonostante l'indisponibilità di Bove, per l'ex Reims lo spazio cala sempre di più. Un vero e proprio step back, come si direbbe in quel gergo cestistico tanto caro a suo padre Michael Ray. A gennaio la situazione non migliora, complici gli arrivi di Fagioli e Ndour.
Richardson deve ancora adattarsi al campionato italiano. Le qualità tecniche sembrano indubbie, il mancino è di quelli educati. Ma a mancare sembrano alcune componenti vitali nel calcio fisico e ritmato di oggi. L'intensità non sembra essere una prerogativa nel gioco del numero 24, così come la rapidità e gli inserimenti senza palla. Per adesso Palladino gli ha preferito la velocità d'esecuzione di Fagioli, e la personalità di Adli oltre all'affidabilissimo Mandragora. Anche quando è subentrato Richardson raramente è stato incisivo ed intenso. Oggi però avrà un'occasione importantissima, dato che dovrebbe partire titolare contro la Roma (qui le probabili formazioni).
Ieri il suo agente ha parlato proprio ai nostri microfoni della sua situazione: "Richardson vuole crescere a Firenze". Contro i giallorossi sarà fondamentale il suo apporto, specialmente se Ranieri si schiererà a specchio col 3-5-2. A centrocampo si troverà a duellare contro Pellegrini o Konè, non proprio gli ultimi della pista. La sua crescita passa anche da partite simile, dove dovrà dimostrare di poter stare a questi livelli. La Fiorentina la scorsa estate ci ha puntato, acquistandolo a titolo definitivo. Il suo mix fisico e tecnico può sicuramente essere modellabile in futuro, ed i margini di miglioramento sono molti. Ma il calcio di oggi concede sempre meno tempo. In un reparto dove sono in ballo i riscatti di Adli e Cataldi, Richardson deve sfruttare tutte le occasioni per convincere tutti che lui potrà essere l'uomo giusto.
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