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FLORENCE, ITALY - JANUARY 28: Moise Kean of Hellas Verona FC in action during the serie A match between ACF Fiorentina and Hellas Verona FC at Stadio Artemio Franchi on January 28, 2018 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Ancora poche ore e la Fiorentina potrà abbracciare il suo nuovo centravanti. Moise Kean si prepara infatti a diventare un nuovo giocatore viola e a prendere sulle sue spalle l'attacco della Fiorentina. Spalle, quelle del vercellese, che sono sempre state piuttosto larghe. Da sempre considerato un predestinato, Kean ha quasi sempre giocato da sotto età nelle giovanili della Juventus e non ha mai patito più di tanto le pressioni che una maglia come quella bianconera comporta. Grandi doti fisiche, oltre che di temperamento che Kean ha riportato anche nella sua avventura in prestito al Verona, la prima in cui ha raccolto un buon minutaggio e in cui si è per la prima volta misurato con costanza con il calcio dei grandi. E un episodio in particolare di quella stagione lo lega alla squadra per la quale sta per firmare.
Era il gennaio del 2018 e l'Hellas Verona penultimo in classifica si presentava al Franchi con poche pretese di fronte ad una Fiorentina che non stava volando ma che certamente poteva contare su elementi di una certa qualità. Da una parte Astori, Pezzella, Badelj, Veretout, Chiesa. Dall'altra un Kean coi capelli corti e ancora minorenne al centro di un attacco completato da Matos e Petkovic. Fu proprio il Verona ad aprire le danze con Vukovic prima che salisse in cattedra proprio il futuro attaccante viola. Prima un tap-in da rapace dopo un bell'inserimento su iniziativa di Matos, poi il 3 a 0 sotto la Fiesole firmato in contropiede a tu per tu con Sportiello in una partita che poi finì 4 a 1 in favore dei veronesi.
"Una prestazione incommentabile" da parte della Fiorentina così come la definì l'allora tecnico Pioli. Sugli spalti, la reazione dei tifosi esplose in maniera dirompente. Fischi e cori contro i Della Valle, in un periodo nero per quanto riguarda i rapporti fra piazza e società. "I Della Valle sono invitati a vendere la società ed andarsene da Firenze, non a tornare”, si leggeva in un comunicato diffuso dalla tifoseria organizzata. Fu il pomeriggio in cui Moise Kean si mostrò all'Italia come talento puro del calcio nostrano. Oggi, i tifosi sperano che un suo gol possa di nuovo far esplodere il Franchi. E stavolta non di rabbia ma di gioia.
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