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Pongracic, tra flop e mistero: chi avrà ragione tra Pradè e Palladino?

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Aleggia un'aria di mistero intorno alle condizioni di Marin Pongracic. Cosa sta succedendo al centrale croato?
Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

"Lo abbiamo voluto insieme alla società. È un giocatore forte, mi piaceva moltissimo, la società lo sapeva. Siamo stati bravi a prenderlo." Così è iniziata l'avventura di Marin Pongracic alla Fiorentina. Raffaele Palladino lo ha sempre elogiato fin dal primo giorno a Firenze, assumendosi la responsabilità della scelta di puntare sul croato. Ma, dopo quelle parole, nulla di positivo è accaduto. Le prestazioni deludenti, numerosi cartellini gialli e rossi, e poi l'infortunio.

"ACF Fiorentina comunica che il calciatore Marin Pongracic non è stato convocato per la partita di domani a causa di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra." Era il 21 settembre, e il croato non rientrò tra i convocati per la sfida contro la Lazio. Da quel momento in poi, non è stato più utilizzato da Palladino. L'allenatore sperava di averlo a disposizione per la partita contro il Milan, così come lo stesso Pongracic sperava di scendere in campo già contro il TNS, ma così non è stato. Ora, c'è un alone di mistero attorno alle sue condizioni. Dal Viola Park arrivano voci che il giocatore si allena spesso con il gruppo, anche se durante questa settimana di sosta ha svolto un lavoro personalizzato insieme a Moise Kean. Se dovesse mancare anche contro il Lecce, sua ex squadra, si aprirebbe un vero e proprio caso, e Palladino sarebbe costretto a dare spiegazioni ai tifosi viola. Forse l'infortunio si è rivelato più serio del previsto?


Pongracic, pagato 16 milioni, è stato un vero investimento per la Fiorentina. Tuttavia, dopo l'ultima conferenza stampa di Pradè, si è aperto un piccolo dibattito sulla decisione di puntare sul croato. "Pongracic è un giocatore che abbiamo voluto, ma sta a Palladino decidere se farlo giocare in una difesa a tre o a quattro. Certo è che non siamo obbligati a schierarci con la difesa a tre." Così il direttore sportivo viola aveva commentato l'acquisto dell'ex difensore del Lecce. Allora, Palladino era ancora in fase di sperimentazione difensiva, ma ora sembra che la difesa a quattro abbia preso il sopravvento, come suggerito da Pradè a inizio settembre. Resta da capire se la situazione rimarrà tale anche con il ritorno di Pongracic in gruppo, o se Palladino farà un improbabile passo indietro verso la difesa a tre. Chi avrà ragione alla fine, Palladino o Pradè?

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