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Pierini a VN: “Con la Juve si può! Vincere un trofeo a Firenze? Vi racconto”

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Cresce l'attesa per la partita di domani contro la Juve. Abbiamo contattato in esclusiva Alessandro Pierini, in campo nella finale di Coppa Italia 2001, l'ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina

Filippo Caroli

La Fiorentina è attesa da un impegno di importanza vitale contro la rivale storica. Domani andrà in scena il primo atto della doppia sfida con la Juve che deciderà chi approderà in finale di Coppa Italia. Trofeo che è anche l'ultimo conquistato dalla Fiorentina nella stagione 2000-2001. E dell'importanza di questa gara e di questa competizione abbiamo parlato con chi quella Coppa l'ha vinta da protagonista: Alessandro Pierini. Queste le sue parole in esclusiva a Violanews.com:

Ciao Alessandro, domani è in programma LA partita. Come ci arriva la Fiorentina secondo te?

"Ci arriva bene nonostante la sconfitta immeritata di Sassuolo. La squadra ha assimilato bene la perdita di Vlahovic, Piatek sta facendo bene e anche Cabral può essere funzionale anche se deve ancora un po' adattarsi. La gara con la Juve è sempre particolare. Credo che la Fiorentina abbia buonissime chances di passare il turno."

A proposito delle punte Viola, chi ti aspetti di vedere domani?

"Probabilmente, anche per gli impegni ravvicinati, giocherà Cabral per dargli maggiore spazio, visto che fin qui ne ha avuto di meno. Poi c'è da pensare anche all'impegno di campionato. Ma è facile che ci sarà una staffetta e giocheranno entrambi. In questo momento i tecnici vogliono sfruttare tutta la rosa a disposizione per le tante partite in pochi giorni"

Dall'altra parte ci sarà Dusan Vlahovic, come si ferma un attaccante così?

"Si ferma restando concentrati per tutti i 95 minuti perché è un calciatore che ti punisce alla minima disattenzione. È completo e ha una fame tremenda, questa è la sua caratteristica principale. Non si accontenta mai, vuole sempre di più e ha qualità importanti. La concentrazione e l'attenzione sono le armi migliori per un difensore. Con uno come il serbo ancora di più."

Al di là dell'ex calciatore Viola, questa gara ha sempre un sapore forte per Firenze

È una gara che si sente e si percepisci anche qualche giorno prima. Magari, essendo un match di Coppa Italia ed essendo in mezzo ad altre due gare, non è proprio come se ci fosse un'attesa di una settimana. In quel caso si sarebbe respirato in vero e proprio clima di derby. Tutti sanno che questa gara è per la Fiorentina storicamente importante per la rivalità che è alimentata anche dalle ultime cessioni di mercato . Credo che, per come arriva la Juve, che ha qualche problema d'organico, e un po' per come arriva la Fiorentina, ci sono davvero le possibilità di passare il turno"

In quel caso la Fiorentina volerebbe poi in finale di Coppa Italia. Tu l'hai vinta da protagonista nel 2001, che significa vincere un trofeo a Firenze?

"Vincere un trofeo è fantastico, vincere a Firenze, dove c'è fame di vittorie perché magari la piazza è meno abituata, ancora di più. Ti fa sentire ancora più importante la vittoria conseguita. Italiano punterà sull'11 migliore domani ma cercando di far bene anche in campionato. La Coppa ora è un obiettivo primario, chiaro, bisogna cercare di arrivare in fondo e vincere. In campionato, nonostante la sconfitta, è in ottima posizione e non bisogna precludersi nulla. Adesso l'obiettivo è la gara con la Juve e va giocata al massimo."

Come hai detto tu, il campionato resta comunque fondamentale, ce la farà la Fiorentina a conquistarsi l'Europa?

"Credo che, per il gioco che sta esprimendo, l'obiettivo Europa sia alla portata. Poi ci potrebbero essere tanti inconvenienti, ma la squadra se la giocherà fino alla fine. La squadra ha assimilato le idee del mister e sta lavorando bene nonostante una perdita importante. Questo dimostra la bontà del lavoro di Italiano. Sicuramente la qualificazione continentale è molto fattibile ed importante. La Fiorentina viene da stagioni deludenti e l'entusiasmo a Firenze è cresciuto tantissimo perché c'è una squadra che dà soddisfazioni e se la gioca anche quando i risultati le danno contro. E, ripeto, dopo anni di delusioni sarebbe importante tornare a giocare partite in Europa, Firenze è una piazza che lo merita."

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