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Parisi primo colpo, bruciate Juventus e Lazio. Viola Park, mercoledì giorno storico

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L'editoriale del martedì: arriva l'esterno dell'Empoli e si lavora a nuovi obiettivi, da domani Commisso è nella storia viola
Enzo Bucchioni Editorialista 

Ecco Parisi

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Fabiano Parisi è il primo colpo del mercato estivo della Fiorentina. Siamo ai dettagli, con le ovvie raccomandazioni fino a quando i contratti non sono depositati, ma l’accordo fra le due società c’è, il giocatore ha detto sì da alcuni giorni, e quindi si tratta soltanto di arrivare a definir tutti i vari bonus futuri che ormai sono parte integrante di ogni trasferimento, dalla percentuale sulla futura rivendita, al rendimento legato a assist e gol e robe del genere. Si parte da un base di accordo da dieci milioni a salire e trattasi di un’ottima operazione che ha come regista Giuffredi, procuratore del giocatore, ma anche di Biraghi e di Ranieri.

Parisi è stato trattato a lungo dalla Juventus, ma i bianconeri oggi non hanno la disponibilità economica cash richiesta dall’Empoli, società seria e brava a far crescere i giocatori, ma anche abile nelle trattative. Anche la Lazio ha tergiversato troppo e allora ecco la proposta fatta alla Fiorentina per un ruolo che, se volete, è coperto da Biraghi: perché non lo prendete voi? Barone e Pradè hanno capito subito che questa operazione andava fatta, è un affare per l’oggi e soprattutto il domani, è una cifra alta, ma congrua al valore del giocatore, i viola si portano a casa un talento italiano, giovane, coprono un ruolo difficile. Fra gli emergenti esterni sinistri Parisi è forse il migliore.


Da tre anni a Empoli, è in continua crescita. Nazionale Under 21, compie ventitré anni a novembre, ha dimostrato personalità e carattere, oltre che grande gamba nell’attaccare e capacità difensiva. Chi lo conosce ne parla benissimo sotto tutti gli aspetti, è un ragazzo che ha grande voglia di crescere e la testa giustissima. Lo abbiamo premiato l’anno scorso con il Trofeo Maestrelli per i giovani talenti italiani e per quel che vale il colloquio di una sera, mi è sembrato davvero un calciatore quasi di altri tempi, modesto e solido. Testa giusta.

Cosa significa questa operazione non prevista? Una cosa sola: la Fiorentina ha programmi seri e quando c’è un giocatore che piace e un’occasione da cogliere, Rocco non si tira indietro. L’esterno sinistro non era nei ruoli da potenziare, eppure il colpo è stato fatto perché la Fiorentina ha avuto i tempi giusti per inserirsi nelle difficoltà della Juve e nelle incertezze della Lazio. Complice, ovviamente, anche il buon rapporto con Mario Giuffredi che voleva portare il suo assistito in una società giusta e in mano a un allenatore che lo possa ancora far crescere. Giuffredi sta pure trattando i prolungamenti di Biraghi fino al 2026 dopo aver chiuso quello con Ranieri, gli altri suoi giocatori in viola.

Probabilmente Parisi sarà annunciato domani per l’inizio della nuova stagione viola, il colpo che ci voleva per scaldare l’ambiente. Ma un altro acquisto era già stato fatto in gennaio dalla Samp e si chiama Sabiri, centrocampista nazionale marocchino. Giocatore indefinibile. Ha colpi, piede e talento, ma è difficile metterlo in moto. Toccherà a Italiano provare a fargli capire se vuol diventare un calciatore di livello oppure no.

E il resto?

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Più o meno come ci siamo detti nei giorni scorsi. La Fiorentina ha gli obiettivi definiti, aspetta solo che si muova il mercato e comincino a girare le pedine giuste. Ripeto: il mercato è fatto anche di incastri e di pazienza. Per il portiere, ad esempio, deve muovere l’Inter che cede Onana dopo aver perso anche Cordaz: ne dovrà comprare due. L’Atalanta non molla Carnesecchi, dovrà cedere Musso. Poi ci sono Audero e Falcone: chi esce dalla Samp? Ma anche altri. La Fiorentina sa cosa vuole, come del resto per la punta da Dia a Fullkrug, in discesa NZola.

E poi, pure le potenziali uscite stanno condizionando e lo abbiamo detto più volte: Amrabat e Igor su tutti. A questi si è unito a sorpresa Ikonè che non era nella lista dei partenti. L’offerta dell’Arabia è calda e da tenere in considerazione, ma si muove anche il mercato francese. Se il giocatore dirà chiaramente di voler andare e qualcuno pagherà il prezzo fissato dalla Fiorentina, oltre venti milioni, la prospettiva potrebbe cambiare. Comunque Italiano sa ovviamente tutto, è tranquillo, sa che i piani di potenziamento stilati prima della vacanze saranno portati a termine. Il lavoro potrà cominciare domani con serenità, ci saranno intanto alcuni giovani da valutare per una prima scrematura e poi l’intelaiatura della squadra-base c’è già. Gli altri arriveranno.

Un giorno storico

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Domani dodici luglio, però, se permettete, è comunque un giorno storico, da tenere bene a mente. Da domani la Fiorentina comincia ad allenarsi nel suo centro sportivo, il Viola Park. Per ora a porte chiuse, in attesa delle autorizzazioni della commissione per gli eventi sportivi e spettacoli che dovrà dire a breve quando e quanti tifosi potranno entrare per assistere agli allenamenti. Tutti vedranno presto una struttura fantastica, una delle più belle d’Europa.

Ricordiamo che occupa 26 ettari, ha dodici campi tutti in erba naturale, due mini stadi uno da 3.500 posti, l’altro da 1.500. Padiglioni di lavoro per le varie squadre, a cominciare dalla prima ovvio, dotati di tutte le più moderne strutture, da palestre a piscine e centri medici di recupero. L’area dedicata al settore giovanile con il college è all’avanguardia, per le ragazze un altro padiglione dedicato e attrezzato come quello degli uomini. E molte altre cose a disposizione di tutte le squadre, dei giocatori e dei tecnici, che fanno del Viola Park la vera nuova casa di tutta la società Fiorentina dove lavorare sarà un piacere e uno stimolo. C’è anche la villa padronale restaurata che sarà la bellissima e storica sede di rappresentanza del Club, con vista su Firenze

Continuo a sostenere che il Viola Park dovrebbe essere un grande orgoglio per tutti i tifosi, vedrete che nei prossimi mesi questa struttura metterà la Fiorentina al centro della comunicazione europea per segnalare l’enorme passo in avanti fatto da una società italiana con questa idea. Le strutture sono fondamentali, dalle strutture si costruiscono le grandi cose e la Fiorentina oggi diventa una società di livello europeo. Poi, ovvio, dovrà crescere anche sotto l’aspetto tecnico, ma c’è uno stretto collegamento, soprattutto per i settori giovanili e l’appeal che il Viola Park avrà in futuro.

Chi si compra? Va benissimo e si deve comprare. Ma Rocco Commisso da domani sarà per sempre nella storia più bella della Fiorentina. E non serve sottolinearlo. Ma ci resterà anche la lungimiranza del sindaco Casini di Bagno a Ripoli che pur nelle difficoltà, è riuscito a dimostrare che con le idee chiare, la concretezza e la volontà, si può comunque operare anche in un paese strangolato dalla burocrazia. Volere è potere, diceva un vecchio slogan. E questa ne è la dimostrazione. Concretezza, appunto. Senza vendere fumo, illusioni e sogni. Il Viola Park è la politica del fare che mette ancora di più a nudo la confinante vuota politica dell’apparire. Oggi non vado oltre…

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