Stadio, si apra subito il confronto col nuovo sindaco
—Comunque Rocco non molla, ha ribadito la sua ambizione. E qui vorrei tornare a quelli che in tv, sui siti o sulle radio, da mesi vi dicono che Rocco ha venduto, sta arrivando l’arabo, è tutto fatto, anche il nuovo organigramma. Ma con che faccia si ripresentano questi signori? Quella solita, visibile quando si allontanano di spalle. Rocco un giorno venderà, ovvio, ma cosa vi avevo detto? Conoscendolo un po’ in questi cinque anni, per orgoglio non abbandonerà mai dopo una sconfitta come quella di Atene. Me lo disse chiaramente Joe Barone: ce ne andremo solo da vincenti, vogliamo battere tutti i nemici. E’ il pensiero di Rocco. Ora non so quanti soldi metterà a disposizione, sicuramente sa che questa squadra ha esaurito le pile, ha bisogno di energie e facce nuove. L’obiettivo deve essere almeno l’Europa League e riprovare a vincere una coppa non sarebbe male… Non do mai consigli, li lascio dare a quelli che non capiscono di calcio, ma li danno tutti i giorni “prendi questo”, “prendi quest’altro”, e poi quando non lo prendono dicono che se lo sono fatti portare via… Una cosa però va detta: la Fiorentina ha perso le finali anche perché mancava di leader. Soprattutto in difesa dove, ad esempio, il Bologna di leader ne ha addirittura tre. E’ ovvio, scontato, banale, dire che il primo obiettivo deve essere il centravanti, ma nella costruzione della nuova Fiorentina sono altrettanto importanti un leader in difesa e uno in mezzo al campo. Non parlo di campioni, ma di leader in personalità fuori, ma soprattutto in campo. Chiudo con lo stadio. Sapete come la penso, lo avrei fatto fuori, nella Piana, non avrei mai restaurato il Franchi per il calcio, sapete quanto oggi sia fondamentale per crescere avere lo stadio di proprietà, però il sindaco Nardella ha spiegato la sua idea, è andato avanti, ha ottenuto parte dei finanziamenti fra mille problemi. Inutile nascondere però i disagi e la perdita economica per la Fiorentina: ci saranno. La vicenda cade nel periodo elettorale, c’è solo da auspicare che il nuovo sindaco apra subito un tavolo di confronto e si tracci una rotta comune. Con il dialogo, senza quei muri che danneggiano tutti, credo che una soluzione condivisa si possa ancora trovare.
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