Alla luce delle parole di Palladino, possiamo affermare senza problemi che, soprattutto in campionato, i conti non tornano. Contro Monza e Lazio, l’allenatore gli ha preferito Kouame, entrato al posto di Beltran nel primo caso e di Mandragora nel secondo. Questa la mera cronaca. Trattasi, dunque, di bocciatura? No, è bene non esagerare con le parole anche perché, come diceva Nanni Moretti, “le parole sono importanti”. La stagione è lunga e le partite tante. C’è bisogno di tutti. Ma è giusto sottolineare, arrivati alla fine di settembre, come Palladino stia venendo meno alla sua responsabilità. Un reato? Certo che no. Cambiare idea non è vietato. Anzi, molto spesso è sinonimo d’intelligenza. Lo abbiamo visto contro la Lazio col passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro. Nelle prossime partite vedremo se l'ex Monza punterà o no sulla sua scommessa.
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