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PAGELLE VN – Callejon suona la prima, Quarta “alla Toloi”. Ma serve San Pietro…

Federico Targetti

MARTINEZQUARTA 6: Sale altissimo a prendere i trequartisti biancoscudati, ricordando Toloi per intraprendenza (o irruenza? Da rivedere su giocatori più navigati). Bene sia col destro sia col sinistro in impostazione, ma se il reparto concede al Padova di rientrare in partita il voto non può che abbassarsi.

MILENKOVIC 6: Capitano di serata, viene schierato al centro come domenica dopo il KO di Pezzella. Dominante di testa, sembra quasi che non tocchi a lui, abituato a ben altri arieti. Nella ripresa il suo reparto reagisce male sul gol subito e soffre oltre misura gli assalti di una squadra che, con tutto il rispetto, milita in Serie C.

IGOR 5,5: All'inizio passano pochi palloni dalle sue parti, così decide di prendersela con Buglio, soffiandogli la sfera con una spallata. A gioco fermo si divora un gol clamoroso, fortuna che non è il suo mestiere. Partita di ordinaria amministrazione fino a un certo punto, ma ancora una volta niente porta inviolata e l'impressione di andare in difficoltà troppo spesso se la Fiorentina non controlla la gara.

VENUTI 6,5: Taglio sul primo palo, torsione e colpo di testa sul secondo. E' Cutrone, pensano tutti. Invece è Venuti. Forse Iachini dovrebbe farci un pensierino per il posto da centravanti... Battute a parte, il ragazzo gioca concentrato e sfrutta al meglio la propria occasione, togliendosi anche la soddisfazione del primo gol con la maglia della Fiorentina. Poi non molto altro.

DUNCAN 6: Il meccanismo con Pulgar, rodato nei primi mesi del 2020 e nel post-lockdown, funziona discretamente, e il centrocampo fa filtro. Ottima difesa del pallone in occasione della traversa di Saponara, viene da chiedersi se il suo dinamismo non possa essere sfruttato anche di fronte ad avversari più impegnativi. Ottimo assist per Cutrone che spara alto, si prende un rischio con una spinta plateale in area. (Dal 90' CASTROVILLI sv)

PULGAR 6: Si riprende il posto da perno centrale e fa vedere qualche passaggio in verticale, merce rara negli ultimi tempi; quelli del Padova provano a rimandarlo in infermeria, lui si rialza e porta a casa un buon primo tempo. Prezioso in chiusura in avvio di ripresa, alla fine ritrova anche il cartellino giallo. Bentornato, aspettando di capire se potrà beneficiarne Amrabat.

SAPONARA 6,5: Ormai lo sappiamo, quando i ritmi non sono forsennati Saponara è un signor giocatore. Fin da subito molti scambi nello stretto partendo da mezzala destra, poi un cross delizioso per la testa di Venuti. La traversa gli nega la gioia del gol personale, rimane negli occhi un'ottima prova. (dal 67' RIBERY 6,5: Calamita la fascia da capitano non appena entra in campo, come se fosse dotato di gravità. Abbiamo visto finalmente Ribery e Callejon in un 3-4-3, e la sensazione di pericolosità c'è. Sua l'unica azione degna di nota in un finale amorfo della sua squadra)

CALLEJON 6,5: Un inizio balbettante. L'avrà anche fatta al Real Madrid, la mezza punta, ma sono passati quasi dieci anni e diecimila tagli sui lanci di Insigne; la condizione fisica può essere un'attenuante, ma c'è la sensazione che questo (grande) giocatore debba essere messo nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. Lui comunque non se ne fa un problema, fa valere la sua classe e dopo alcuni rimpalli scaraventa in porta con deviazione il pallone del 2-0 per il primo gol in viola, che gli vale la palma di migliore in campo se unito a tutti i buoni spunti offerti nell'arco della gara. (Dal 90' VLAHOVIC sv)

CUTRONE 5,5: Non arriva per poco sul tracciante dalla sinistra di Barreca nel primo tempo, si sbatte su tutto il fronte ma il pallone buono ce l'ha sulla testa Venuti. Frustrante, per un attaccante in cerca di ossigeno. Prova l'acrobazia alla mezz'ora, ma senza fortuna. Fortuna che decisamente non gli sorride quando Vannucchi gli alza goffamente sulla traversa un tiro da fuori a dieci minuti dall'intervallo... Buono il movimento che lo porta a tu per tu col portiere che gli chiude poi lo specchio dopo 12 minuti della ripresa, poteva far meglio sul cross tesissimo di Duncan. Ma tener bassa quella palla non era la cosa più semplice del mondo. (dal 67' KOUAME' 5,5: Non si vede mai, perde un pallone, ne gioca un altro e pressa il portiere. Pochino, peccato per il difensore che lo mura sull'ultima azione offensiva)

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