Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Nuovo difensore, gli scontenti, Baldanzi: la situazione. Viola perfetti a Genova

Nuovo difensore, gli scontenti, Baldanzi: la situazione. Viola perfetti a Genova - immagine 1
Contro il Genoa, la squadra di Italiano è stata un meccanismo armonico: questo grazie alle idee di Italiano, supportato nel mercato dalla società, ed ai volti nuovi come Nzola, Arthur e Kayode
Enzo Bucchioni Editorialista 

Jovic sarà ceduto, si cerca di trovare una soluzione per liberare Amrabat, arriverà un centrale mancino quando partirà Quarta, si prova a prender Baldanzi che comunque resterebbe a Empoli un altro anno. E’ questo in sostanza quello che accadrà negli ultimi dieci giorni di mercato, ne riparleremo dopo, prima torno brevemente sul sabato speciale di Genova. Ora la Fiorentina è una squadra vera e dopo la prima straripante vittoria questo lo possiamo già dire con assoluta certezza. Al di là del risultato, del valore dell’avversario, del calcio d’agosto e di ogni altra considerazione, quello che più ha impressionato è l’armonia con la quale i viola si sono mossi. Quando parliamo del calcio di Italiano sapete che mi piace paragonare la squadra a un meccanismo fatto di tante rotelline che girano armonicamente, una vicina all’altra, come fanno gli orologi e adesso il movimento è quasi perfetto. L’anno scorso mancavano un paio di rotelline, quella chiamata centravanti sulla quale ci siamo rovinati il fegato per tutta la stagione, ma anche quella del regista che Amrabat non è. La società ha seguito le indicazioni di Italiano, ha analizzato i problemi e li ha risolti con Nzola e Arthur. Il primo ha fisicità, rapidità, corsa e si muove in sintonia con i compagni, il secondo fa girare la palla velocemente, trova soluzioni, ma è anche il primo a fare pressing in fase di non possesso. Con le due rotelline giuste ora gira tutto alla perfezione. Questo è quello che ci ha detto la vittoria con il Genoa, alla faccia dei dubbi su Arthur che invece è il giocatore più adatto al calcio di Italiano e chi conosce il pallone doveva saperlo, o dei rimpianti su Cabral che sta simpatico, ma era l’attaccante sbagliato per i movimenti e per la scarsa rapidità di pensiero. Ho sempre detto e scritto, scherzandoci su, che Jovic e Cabral in due non facevano un centravanti, ma era la verità. Non a caso sarà venduto anche Jovic. Questa è la nuova Fiorentina che si è presentata a Genova mostrando cosa è capace di fare questo allenatore che sta portando tutti il gruppo a un livello di conoscenze calcistiche molto alto e aveva soltanto bisogno di giocatori più bravi per alzare le prestazioni. Ma brava anche la società ad assecondarlo, oltre a Nzola e Arthur ha immesso anche altri sei giocatori che porteranno ulteriore qualità ed esperienza, un mercato fatto con grande programmazione per portare giocatori pronti subito, ma anche giovani talenti che saranno il futuro e si aggiungono a quelli che ci sono già, a cominciare da Kayode che ha mostrato a tutti il suo potenziale. C’è tanto lavoro da fare, ma adesso il materiale c’è e Italiano non nasconde la sua soddisfazione.

I volti nuovi ed i casi Amrabat-Jovic

—  

Detto di Nzola e Arthur, c’è attesa anche per Beltran, ad esempio. L’allenatore lo paragona a un nuovo Immobile. Piacciono la scaltrezza, la tecnica, la capacità di muoversi. E’ un centravanti, sarà l’alternativa a Nzola, ma Italiano sta lavorando per utilizzare i due anche assieme, ritagliando a Beltran il ruolo di sottopunta nel 4-2-3-1, ma anche allargandolo. Una soluzione in più. Fra i giovani piace anche Infantino. Ha qualità, personalità e voglia di crescere, dà il meglio negli inserimenti e ridosso delle punte, questo raccontano quindici giorni di allenamenti. Giocatore molto interessante. Anche il portiere Christensen piace per la fisicità e la reattività. Per ora non giocherà, deve imparare meglio la lingua e capire il gioco della Fiorentina, ma il preparatore dei portieri Savorani ci sta lavorando molto per farlo crescere nel piazzamento e nella tecnica. Previsione? Dovrebbe cominciare a prendersi la porta dopo la sosta per le nazionali, quindi alla quarta di campionato. Fra due-tre settimane sarà pronto anche Mina arrivato con poco allenamento (era svincolato) e l’ultima gara l’aveva giocata in nazionale contro la Germania a giugno. Gli mancano fondo e velocità, ma Italiano è comunque impressionato dalla fisicità di questo giocatore alto quasi due metri, “mai visto un fisico così” ha commentato con i suoi collaboratori. Presto porterà muscoli e centimetri alla difesa viola. Fra le sorprese di queste settimane di lavoro mettiamoci anche Kokorin, una grande novità per la concentrazione, l’impegno e la qualità. Fosse per Italiano resterebbe in rosa, ma c’è il problema delle liste, una soluzione sarà trovata, la decisione a breve. Di Kayode ho già parlato. Andrà rivisto, deve crescere, ma è stato bravo e coraggioso Italiano a farlo debuttare in una gara sulla carta complicata, su un campo difficile. Quando poi parliamo degli allenatori, eccone uno che quando ha i giovani buoni li fa giocare. Avrebbe potuto chiedere a Dodò di giocare con una infiltrazione per il suo tallone dolorante da una decina di giorni, ma invece ha preferito lanciare un giovanissimo. Vi immaginate cosa avrebbero detto se le cose non fosserio andate bene? Italiano ha personalità, giustamente non se ne cura e va avanti a fare quello che crede. Restano da sistemare Amrabat, Jovic e Quarta. Il marocchino non è concentrato. Si allena, ma non è lui. Il problema del trasferimento comincia a pesare e una soluzione certa per ora non c’è. Non è sereno, ma non può essere che così. La società sa di doverlo accontentare e lo farà, se dovesse rimanere sarebbe difficile ritrovarlo con le stesse motivazioni. Jovic andrà via, il suo procuratore Ramadani sta cercando di trovare una soluzione. E’ stato proposto anche al Milan, c’è ancora il Real di mezzo, ma la cessione mettiamola fra le certezze.


Capitolo difesa: Quarta vuol giocare, i nomi nuovi...

—  

Diverso il caso di Quarta. Vorrebbe giocare di più, vuole provare a riconquistare la Nazionale argentina, ma comunque si allena serenamente. Si tratta la cessione con il Betis Siviglia e con quei dieci-dodici milioni la Fiorentina andrà a prendersi il centrale mancino che serve a Italiano. Peccato per Josip Sutalo, ora è ufficiale all’Ajax, ma per una cifra altissima: 22 milioni più bonus. C’è chi parla di 25. La Fiorentina aveva l‘ok del giocatore, un mese e mezzo fa sembrava una operazione fattibile, ma dopo una prima offerta accettata dalla Dinamo Zagabra attorno ai quindici milioni più bonus, è iniziato il balletto del rialzo della cifra che ha convinto la Fiorentina a mollare un’asta che piaceva poco. La società viola è così, nel bene e nel male, e s’è capito. Chi prenderanno? La verità è una sola: una decisione non è stata presa. Tre o quattro i nomi in ballo, i giocatori che piacciono. Anche Lucumi del Bologna, compagno di nazionale di Mina che però Sartori non vuole cedere. Appena ci sarà la certezza dell’uscita di Quarta si punterà decisamente su uno dei profili monitorati. Oggi è inutile fare nomi se la Fiorentina non ha ancor deciso. L’ultimo, Valentini, è solo un suggerimento per un ragazzo del Boca, classe 2002. Ma si pensa anche al futuro e la famosa ciliegina della quale vi parlavo, non è tramontata. Baldanzi è sempre nel mirino di Rocco Commisso, si cerca un accordo per una cifra fra i quindici e i venti milioni più un giocatore, e una percentuale sulla futura rivendita. Il ragazzo (è un 2003) resterebbe comunque a Empoli un altro anno per l’ultimo step di crescita.

Ma il Viola Park quando apre?

—  

Insomma, la società lavora e continuerà a lavorare su un progetto di calcio ben preciso e i risultati stanno arrivando dentro il campo e fuori con il Viola Park. A questo proposito, capisco che le ferie sono sacre e per la politica e le istituzioni ancora più sacre, ma quando si potrà aprire al pubblico questa merivagliosa struttura che varrebbe davvero la pena di essere vista il prima possibile? E’ calato il silenzio ferragostano. Quando si riunirà la commissione che deve dare l’autorizzazione? Non è dato sapere. Cosa deve fare la Fiorentina per mettersi in regola completamente, per rispettare le norme? Non è dato sapere. Quando apriranno i parcheggi? Boh. E quello della tranvia? Boh. Tanti interrogativi ai quali la Città metropolitana (Nardella), il comune (Casini) e le istituzioni (prefettura), ma anche Casamonti (è tutto a posto?) dovrebbero dare risposte certe. Perchè questi ritardi? E’ evidente che Rocco Commisso vada a una velocità e tutto il resto a un’altra molto più bassa, ma la Fiorentina vuole semplicemente mettersi in regola per aprire ai suoi tifosi prima possibile. Qualcuno dica come e quando, sono due mesi che si aspetta. Chiudo con il Franchi. Dall’ultimo mio scritto su Violanews è successo che Nardella ha deciso di cancellare tutta la parte extra-stadio del suo mega progetto. Via albergo, centro commerciale e tutto il resto, altro inutile cemento nel quartiere, come ho sempre sostenuto fin dal primo giorno. Non ho vinto io, ha vinto Campo di Marte.

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.