'Sparare' o resistere?
—Detto tutto questo, e tanto per tornare al punto di partenza, è giusto analizzare una (mini) crisi che si sta facendo seria. Parecchio seria. E la partita di Frosinone, da questo punto di vista, è stata forse la più “pericolosa”. Se in tante delle precedenti gare infatti Nzola non aveva avuto chissà quali occasioni (anche se qualche opportunità l’aveva comunque mancata), l’altra sera invece il “18” ha avuto sul piede più di un pallone buono per sbloccarsi. E invece, niente. Un tiro sparato sul portiere, un paio di conclusioni a lato, e la sensazione sempre più forte che si stia infilando in un insidiosissimo tunnel.
La domanda, a questo punto, è: ha senso accanirsi? Ha senso mugugnare ad ogni minimo errore ed invocarne la definitiva bocciatura? Soprattutto, serve a qualcosa o, al contrario, questo tipo di atteggiamento rischia soltanto di aggravare il problema? Sparare su Nzola insomma è una tentazione forte, ma alla quale bisogna resistere. Il che, sia chiaro, non significa tapparsi gli occhi e far finta che il problema non esista. Significa, invece, provare ad aiutarlo. Dargli fiducia (come sta facendo Italiano), pur ricordandosi che nel frattempo c’è un altro centravanti in cerca di svolta.
E Beltran?
—E così veniamo a Beltran. In molti, potremmo dire tutti, a Firenze ne invocano la presenza fissa nella formazione titolare. Desiderio lecito ma che, senza voler dare giudizi ma limitandosi ad analizzare il “metodo Italiano”, destinato a restar vano. Il mister andrà avanti con l’alternanza, e già lunedì sera col Cagliari (probabilmente) al centro dell’attacco tornerà l’argentino. Perché è più adatto alle partite in casa, contro avversari che restringono gli spazi, e perché l’ex River (giustamente) ha tanta voglia di trovare minuti e continuità.
Nzola, e Beltran. Due centravanti in cerca di gol, sperando che possano arrivare il prima possibile. Perché è verissimo che la squadra sta segnando tanto anche senza il loro contributo (12 reti in 6 partite di campionato) ma alla lunga è impossibile pensare di stare in alto in classifica senza il contributo delle punte. Magari però, ricordiamoci di quanta pazienza abbiamo avuto con Cabral. E’ questo, ora come ora, l’atteggiamento giusto da tenere con Nzola. Il rischio, altrimenti, è che sprofondi definitivamente. E la Fiorentina, questa Fiorentina, non se lo può assolutamente permettere.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA