Tra il caso Gonzalez e la situazione delicata di Amrabat, la squadra viola deve pensare anche e soprattutto al campo: adesso sotto con la Puskas Akademia
La cessione di Nico sempre più complicata, Amrabat non si decide, servono due centrocampisti, due difensori, forse un vice Kean, ci sono da cedere diversi esuberi. Otto giorni alla fine del mercato e la Fiorentina ha ancora tante di quelle cose da fare che è roba da non dormire. Lo facevo anch’io con i compiti e gli esami, mi lasciavo tutto per l’ultimo giorno e l’ultima notte. Ricordi. E allora mi domando, ce la faranno i nostri eroi del mercato viola a dare a Palladino una squadra ambiziosa con tutte le caselle al loro posto (lo ha chiesto anche alla vigilia del playoff di Conference) e una rosa di venticinque giocatori forti? Nico è il caso più spinoso e lo diciamo da giorni nonostante l’euforia di molti, condiziona tutto. La situazione è chiara da tempo, il giocatore ha chiesto di essere ceduto, ha un accordo con la Juventus, l’offerta della società bianconera è lontana dai 40, ma anche dai 35 milioni, che sono più o meno le richieste della Fiorentina. Si tratta. Il filo non è interrotto, fra alti e bassi come ieri. Ma è dura nonostante quelli che da giorni scrivono “oggi si chiude”. Sembra di leggere i cartelli di certi negozi di un tempo “oggi non si fa credito, domani sì”. Prima o poi si farà, ma chiudere è complesso. La Juve ha messo sul piatto anche Arthur, come detto da tempo, ma pure Kostic. Non so a cosa possa servire il serbo, per quel ruolo ci sono già Biraghi e Parisi, e il brasiliano non mi pare abbia la gamba adatta al centrocampo che ha in testa Palladino. La Juve, fra l’altro, ha già delle belle grane con Chiesa fuori rosa e Koopmeiners in una situazione simile a quella di Nico. I bianconeri sembrano quelli del “vorrei ma non posso”, con scarsa liquidità si buttano su giocatori che hanno contratti lunghi con altre società e quelli vanno pagati sodo. Si troverà un’intesa? C’è da augurarselo perché trattenere un giocatore a forza è complicato e può diventare destabilizzante. La tensione c’è ed è evidente.
Non solo Gonzalez: pure Amrabat caso spinoso
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Già ieri la Fiorentina avrebbe voluto che Nico si mettesse a disposizione, si allenasse con il gruppo, magari per giocare oggi. In fondo ha un contratto fino al 2028 e guadagna 2,5 milioni netti. Ha fatto solo parte dell’allenamento, non la rifinitura, contro gli ungheresi non giocherà. E domenica col Venezia? Ne dubito. Avere il tuo giocatore più forte e sotto contratto per altri quattro alla stregua di un separato in casa non è simpatico. Almeno Amrabat ha dato la sua disponibilità, molto probabilmente giocherà anche nel preliminare di Conference. Ma pure la sua posizione è condizionante perché se resta servirà soltanto un centrocampista con capacità di guidare il gioco, se dovesse arrivare l’offerta giusta per andar via, allora sarebbe due i centrocampisti da comprare e il tempo è pochissimo. La Fiorentina chiede 18 milioni per Amrabat e non noccioline. Il Napoli ci ha provato offrendo Folorunsho, ma non c’è stata trattativa. Caso mai Folorunsho può interessare come operazione separata. Non rifaccio la lista di tutti i centrocampisti accostati alla Viola, qualcuno prenderanno perché oggi ci sono soltanto Mandragora, i giovani Bianco e Richardson oltre ad Amrabat e il suo caso. E il difensore? L’emergenza vista a Parma ci sarà anche domenica perché torna Ranieri, ma stavolta manca Pongracic. Conferma per Comuzzo spostato a destra o Kayode abbassato nei tre? Vedremo. La Fiorentina aspetterà le ultime ore di mercato per vedere se il Boca molla Valentini e se scende il prezzo di qualche esubero nelle squadre di mezza Europa. Per me servirebbe anche un’alternativa a Kean, ma vedremo.