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Ngonge lo sprecone di Firenze o il gioiello di Verona? Niente effetto Brekalo

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Ngonge è il nome principale del mercato viola, e le sue caratteristiche sembrano ideali. Potrebbe essere lui l'uomo in più dal mercato
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Quarto posto in classifica e tanti sogni. La Fiorentina 23/24 si affaccia a gennaio, e conseguenzialmente al mercato con grandi attese. La piazza si aspetta un rinforzo di livello per sognare la coppa delle grandi orecchie. Il ruolo più chicacherato è quello dell'esterno, e fra i tanti nomi delle ultime ore quello di Cyril Ngonge sembra il più caldo. Il belga del Verona potrebbe essere quel giocatore in grado di far alzare il livello ai viola. Anche se il suo profilo non scalda chiunque. Ma probabilmente risponde alle esigenze di Italiano e non solo.

Firenze non fa Primavera. No al Brekalo-bis

Negli occhi dei tifoai viola è rimasta la sua brutta prestazione al Franchi sottoporta. Dove si è divorato per minimo due volte il gol del vantaggio veronese. Ma una rondine non fa Primavera, e da quando è all'Hellas i suoi numeri non mentono. 10 gol in un anno solare. Per raggiungere questi numeri vanno sommate praticamente le reti di Kouamè, Ikonè, Brekalo e Sottil. Anche il croato però veniva da un'annata da 7 gol in 32 partite con Juric. La differenza con Ngonge sta nell'interpretazione del ruolo. Brekalo giocava vicino alla porta, da seconda punta praticamente. Mentre Ngonge è un'ala da 4-3-3 puro, e per confermarlo ci affidiamo a lui stesso. Queste le sue parole in un'intervista alla Gazzetta Dello Sport: "L’ideale per me è quando giochiamo con tre attaccanti e sto sul fronte destro offensivo." 


Genio e sregolatezza, e la convivenza con Nico

Ma aldilà della questione tattica, non indifferente sono le sue caratteristiche tecniche che in rosa non sono presenti. Il gol in rovesciata ad Udine è forse il più bello della Serie A di questa stagione, e lui stesso dice di non guardare la porta, ma di sentirla. Dichiarazioni importanti, corroborate dai fatti. Oltre a questo anche una buona abilità nell'uno contro uno e nel giocare con una punta fisica, vista la convivenza con Djuric a Verona. Chiaro non ci sono solo i pregi, i problemi caratteriali avuti ai tempi del Groningen ne hanno ritardato l'esplosione secondo alcuni. E poi c'è Nico, l'argentino ha dimostrato di dare il meglio a destra. Da quando è tornato a inizio 2023 Nico sulla fascia di competenza ha fatto la differenza. Il belga lo costringerebbe a traslocare a sinistra, dove però Gonzalez ha già dimostrato di potersi comunque esprimere su ottimi livelli. Come fatto vedere in nazionale oppure nel primo anno a Firenze. Tra l'altro Ngonge in maglia gialloblu ha giocato anche diversi minuti da falso nueve, in caso di estrema necessità sarebbe un'altra opzione in faretra. Tutti gli indizi portano a lui, difficile dire se sia il miglior profilo possibile per Italiano. Ma certamente l'arrivo di Ngonge non sarebbe una brutta notizia per il mondo viola

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