Genio e sregolatezza, e la convivenza con Nico
Ma aldilà della questione tattica, non indifferente sono le sue caratteristiche tecniche che in rosa non sono presenti. Il gol in rovesciata ad Udine è forse il più bello della Serie A di questa stagione, e lui stesso dice di non guardare la porta, ma di sentirla. Dichiarazioni importanti, corroborate dai fatti. Oltre a questo anche una buona abilità nell'uno contro uno e nel giocare con una punta fisica, vista la convivenza con Djuric a Verona. Chiaro non ci sono solo i pregi, i problemi caratteriali avuti ai tempi del Groningen ne hanno ritardato l'esplosione secondo alcuni. E poi c'è Nico, l'argentino ha dimostrato di dare il meglio a destra. Da quando è tornato a inizio 2023 Nico sulla fascia di competenza ha fatto la differenza. Il belga lo costringerebbe a traslocare a sinistra, dove però Gonzalez ha già dimostrato di potersi comunque esprimere su ottimi livelli. Come fatto vedere in nazionale oppure nel primo anno a Firenze. Tra l'altro Ngonge in maglia gialloblu ha giocato anche diversi minuti da falso nueve, in caso di estrema necessità sarebbe un'altra opzione in faretra. Tutti gli indizi portano a lui, difficile dire se sia il miglior profilo possibile per Italiano. Ma certamente l'arrivo di Ngonge non sarebbe una brutta notizia per il mondo viola
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