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Mina, inutile fare previsioni ma l’errore c’è. Ecco chi gioca con l’Atalanta

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L'editoriale con le ultime dopo l'infortunio di Mina e le prime indiscrezioni sulla formazione che dovremmo aspettarci contro l'Atalanta alla ripresa del campionato
Enzo Bucchioni Editorialista 

Dalle nazionali una buona e una cattiva, quale volete prima? Una domanda classica. Comincio con quella cattiva, così la togliamo subito di mezzo. Parlo, naturalmente, dell’infortunio a Mina che ha giocato un’ottima prima gara con la Colombia, la seconda gli è stata fatale. Trattasi di un brutto infortunio muscolare, ma adesso è inutile fare previsioni sul nulla, una roba del genere può andare da quindici giorni a due mesi. Nessuno della Fiorentina si sbilancia, anche in società aspettano il ritorno del ragazzo e le risposte degli esami. Le lacrime in diretta tv non lasciano sensazioni positive ma, come detto, non resta che aspettare. Anche per i soliti che parlano di calcio senza avere idea di cosa sia e avevano già cominciato a dire “Mina ha giocato novanta minuti con la Colombia e con Italiano neppure un minuto, cosa fa l’allenatore viola?”, questa è una bella lezione. Italiano stava gestendo Mina con intelligenza e attenzione. Il difensore era reduce da una stagione difficile, un infortunio alla caviglia l’aveva tenuto fuori tanto, vista la sua struttura muscolare e il fisico imponente, andava recuperato con calma e grande attenzione a non sovraccaricare, rispettando i recuperi e una crescita graduale della forma. Tutto questo invece alla nazionale interessa poco, contano i risultati immediati, e il Ct colombiano non l’ha risparmiato. E’ evidente che i muscoli non avessero ancora recuperato dopo i primi novanta minuti, che la saggezza avrebbe imposto altro, ma ormai…

Che farà adesso la Fiorentina?

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Il colpo è evidente, Italiano puntava molto sull’esperienza, la fisicità e la capacità di fare gol su palla inattiva (22 in carriera) di Mina che costituiva una validissima alternativa nelle rotazioni. Tanto più che Quarta è da tempo altalenante, doveva andar via. Prima di prendere qualsiasi decisione la Fiorentina aspetta il responso medico. Oggi i difensori sono tre, Milenkovic, Ranieri e Quarta, decisamente pochi per le rotazioni previste e le tante partite da giocare nelle prossime settimane. In rosa ci sono anche due ragazzi, DalleMura (2001) e Comuzzo, soprattutto quest’ultimo che Italiano ha impiegato moltissimo nelle amichevoli estive. Ha sicuramente qualità, ma trattasi di un 2005 con tutto quello che la giovane età può comportare in un ruolo così delicato. E’ pronto? Come detto, una decisione verrà presa con calma, dopo un’attenta valutazione, soprattutto del responso medico. E’ chiaro infatti che se lo stop dovesse essere lungo, dopo il recupero ci sarebbe poi altri tempi d’attesa per ritrovare una condizione fisica ottimale. L’alternativa è fare ricorso al mercato degli svincolati dove i nomi più grossi sono quelli di Boateng, 35 anni, ex Bayern e Almamy Toure ex Eintracht, 27 anni. La riapertura del mercato a gennaio è lontana, in mezzo c’è da giocare anche la Supercoppa Italiana in Arabia contro Napoli, Inter e Lazio. Come detto, tutto dipenderà dai tempi di recupero di Mina, gli svincolati sono una soluzione poco gradita. Nel caso fosse necessario, Italiano in rosa ha pure Mandragora che in situazioni d’emergenza in difesa ha già giocato, più adatto a tre, ma comunque ipotizzabile. Oggi, a maggior ragione, c’è da sottolineare come il non aver acquistato un quinto centrale sia stato un errore, forse l’unico in un ottimo mercato. Theate trattato fino all’ultimo e poi mollato, sarebbe stato comunque l’ideale con Quarta in discussione, Mina da recuperare e la sola coppia Milenkovic-Ranieri completamente affidabile. Oggi così siamo all’emergenza ancora prima di cominciare la stagione vera.


Dalle Nazionali ecco la bella notizia, torna un Nico Gonzalez al top dell’autostima. Ha giocato alla grande e segnato, ormai titolarissimo dell’Argentina. Può portare entusiasmo, anche se le condizioni andranno valutate (previsto oggi il rientro) alla vigilia della gara con l’Atalanta. Fra l’altro l’ultima partita è stata giocata in Bolivia, in altura, con grande dispendio. Comunque Nico è l’unico giocatore viola che può fare la differenza e Italiano lo sa bene, ci rinuncerà dall’inizio soltanto se i dati fisici segneranno il rosso. Non ha giocato Beltran, ma già la convocazione lo ha reso felice.

Chi giocherà con l’Atalanta?

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In genere Italiano dopo la sosta ci ha abituato a una formazione di non nazionali. In questo caso prevedo in campo Dodò, Ranieri, Parisi, Bonaventura, Arthur, Mandragora, Nzola e Sottil. E siamo a otto. In porta Christensen che sarà il titolare in campionato, in difesa anche Milenkovic che è tornato presto dalla Serbia e non può mancare. Biraghi ha giocato poco in azzurro, ma è un altro che non molla. In attacco non ho messo Ikoné perché ieri è tornato ad allenarsi a parte e quindi torna in dubbio. Speriamo nel suo recupero, ovviamente. E’ finalmente pronto anche Barak, ora c’è un’alternativa a  Bonaventura in attesa di Maxime Lopez (ha un turno di squalifica da scontare) che può fare il regista, ma anche altri ruoli in mezzo al campo. Ovvio pensare a un Fiorentina carica per cancellare la sconfitta con l’Inter, ma dopo la sosta è sempre difficile fare previsioni. Anche l’Atalanta ha i suoi nazionali e i suoi guai. Partita delicatissima nella quale mi aspetto un grande supporto del Popolo Viola.

Passiamo alle infrastrutture. Confermate le nostre anticipazioni: l’inaugurazione del Viola Park ci sarà all’inizio di ottobre. Oggi la Commissione dovrà valutare i nuovi documenti integrativi e i lavori chiesti al progettista, ma siamo finalmente in dirittura d’arrivo dopo tanta burocrazia inutile e tante polemiche. Per lo stadio Nardella ha ribadito che lo farà e lo farà assieme alla Fiorentina. Solito ottimismo. Ma l’armonia la vede solo lui, fino a ieri Rocco ha sempre detto che non metterà un euro e si adeguerà a quello che farà l’amministrazione, ribadendo anche che la Fiorentina vuol continuare a giocare nel Franchi durante i lavori. Come la mettiamo? Al solito…

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