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“Mi riprenderò il posto”: ma perché Quarta non gioca più nella Fiorentina?

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Due parole sulla situazione del Chino, che a sua volta ha parlato della sua voglia di tornare una prima scelta
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Risposta più semplice ed immediata: scelta tecnica di Palladino. Se invece vogliamo provare a ragionarci su, ecco queste poche righe in merito. Un tema che si presta bene ad un esame, specie dopo una vittoria come quella contro il Milan è una formazione iniziale che, tra molte scelte tecniche e un paio di indisponibilità, presentava otto volti nuovi su undici rispetto alla stagione 2023/24. Chi sono i tre "superstiti"? Dodo, il terzino destro, e Comuzzo e Ranieri, i due difensori centrali. Che a dirla tutta l'anno scorso erano le riserve di Milenkovic e appunto di Quarta, non certo titolari fissi, Quindi se vogliamo possiamo affermare che assieme a tutto il resto è cambiata anche la difesa, nei suoi interpreti, con gerarchie riviste. E l'augurio di vedere presto protagonista anche Pongracic.

Orgoglio del vivaio

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L'unico baluardo che ha resistito non solo ad un infortunio gravissimo risalente a ormai più di un anno fa, ma anche allo tsunami tecnico e tattico portato dal cambio Italiano-Palladino è stato quindi Dodo, pretoriano di entrambi. Ranieri e Comuzzo, comunque, hanno lavorato con l'attuale allenatore del Bologna e si possono considerare a tutti gli effetti delle conferme rispetto alla rosa a disposizione nella scorsa annata. Prima di concentrarci su Quarta bisogna anche chiederci questo: come si spiega che il reparto arretrato, quello più bersagliato dalle critiche nel triennio con Vincenzo Italiano in panchina, sia stato quello che alla fine della fiera è stato meno interessato da un mercato che ha rivoltato altri reparti come un calzino? C'è da considerare l'utilità pratica dei giocatori che lo compongono: Ranieri è cresciuto nel vivaio, Comuzzo e Kayode lo saranno quando non saranno più Under 22, Gli unici altri elementi di questo tipo in rosa sono Sottil e Martinelli, quindi c'è anche una necessità dal punto di vista regolamentare.


Questione di linea

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Tornando al Chino, che tra l'altro ha recentemente rinnovato il contratto con la Fiorentina, il nocciolo della questione va individuato nella linea più bassa imposta da Palladino fin dal ritiro e anche prima del passaggio da tre a quattro, un atteggiamento che evidentemente penalizza l'irruenza (che porta anche qualche errore di troppo) e l'esplosività di Quarta e avvantaggia i due attuali titolari, Ranieri e Comuzzo, autori di ottime prove dal secondo tempo contro la Lazio in poi. I due italiani hanno un approccio più muscolare e allo stesso tempo disciplinato, specialmente l'uomo del momento, Comuzzo, capace di sopperire con una minuziosità eccellente alla mancanza di esperienza. Il problema, se vogliamo parlare di problema riferendoci a quel che ha animato il dibattito dall'autunno 2021 all'estate del 2024, non era la difesa intesa come i difensori, ma la difesa intesa come atteggiamento difensivo, che favoriva l'impiego di un estroso come Quarta. E chissà, allora, se l'argentino riuscirà nell'intento dichiarato di riconquistare il posto nell'undici iniziale: dipenderà tutto dalla sua attitudine al cambiamento e dalla sua prontezza nello sfruttare cali futuri dei suoi concorrenti. Di sicuro sarebbe un peccato, in generale, non sfruttare al meglio le sue qualità per quel che si è visto negli ultimi due anni.

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