La piazza di Firenze la conoscono tutti. Esigente al massimo, pronta a sostenere ma anche a contestare se necessario. Mateo Retegui troverà un pubblico pronto a sostenerlo, ma soltanto se vedrà impegno, costanza e soprattutto gol. Questa volta non basterà il sudore di Belotti o la "garra" di Beltran. Quest'anno serve un centravanti che porti quei gol che mancano da troppo tempo a Firenze. Detto ciò, è sbagliato considerare Retegui come un acquisto errato. L'italoargentino piaceva a Mancini, così come a Spalletti, e la sua convocazione in Nazionale ne è la dimostrazione. Ad oggi, insieme a Scamacca, è l'attaccante più promettente della Serie A. Inoltre, è giusto ricordare che la Fiorentina è una società dove i talenti possono e devono crescere. Il tutto e subito non ha mai portato a nulla. E si torna sempre al solito paragone: l'Atalanta o il Bologna non hanno mai preso giocatori già affermati, ma li hanno fatti crescere. E così dovrà fare la Fiorentina se vorrà tornare a giocare sui campi dell'Europa che conta.
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