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Ma quale sarebbe la “ciliegina viola”? Cosa manca ancora a Italiano

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Il mercato della Fiorentina sembra aver consegnato a Italiano una rosa competitiva, ma forse manca ancora qualcosa per arrivare in alto? Scopriamolo assieme
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

La ciliegina della viola. Quante volte avrete sentito questo termine alla fine di ogni sessione di mercato della Fiorentina? A bizzeffe, ma la parola ciliegina non è casuale. Vittorio Cecchi Gori la rese popolare, in quelle campagne acquisti degli anni 90'. Dove spesso il presidente acquistava un grande nome a fine mercato. A volte senza nemmeno confidarsi con l'allenatore, vedasi Edmundo nel 1998. Con Malesani, che non sapeva del suo arrivo. Adesso i tempi sono cambiati, i proprietari, Commisso su tutti, difficilmente agiscono con questo modus operandi. Ma il termine ciliegina continua a riecheggiare, alla Fiorentina di Italiano sembra mancare pochissimo per arrivare alle prime della classe. E il 4-1 esterno a Genova certamente non ha frenato gli entusiasmi del tifo viola- Ma allora, qual'è il tassello mancante per la rosa di Italiano?

Mina non basta. Un grande centrale per salire di livello

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Chiaramente l'attacco si è già rifatto il look. Con gli arrivi di Nzola, Beltran e Sabiri. In porta è' arrivato Christensen, e sulla sinistra Parisi è un grande cambio per Biraghi, visto che il capitano viola sembra non voler abdicare. A centrocampo finchè Amrabat resta alla Fiorentina non sembra esserci ulteriore spazio per altre mosse, visto il numero abbondante di mezz'ali, e con l'aggiunta di Infantino. Cosa rimane? I difensori centrali esatto. Milenkovic è la roccia sulla quale costruire il reparto. E Ranieri ormai sembra essere al centro del progetto tecnico. Mina è appena arrivato, ma la condizione fisica è da trovare. E poi c'è Martinez Quarta, un vero punto interrogativo. Sia sul mercato, che sul campo. Dove fa vedere sprazzi di alto livello, ma commette anche errori grossolani da diversi anni.


L'indentikit per Italiano

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Aldilà del numero dei difensori, che è quattro. Un po' risicato per affrontare 4 competizioni, manca chiaramente un difensore con certe caratteristiche. Mina sembra essere un'alternativa a Milenkovic. Fortissimo di testa e nei duelli, ma poco abituato a giocare da dietro e a coprire porzioni di campo ampie. Questo per caratteristiche fisiche e per il gioco dell'Everton, sua ex squadra. Per questo non sembra essere il centrale perfetto da accoppiare al serbo, ma più un suo cambio. Manca un giocatore in grado di correre all'indietro, con la difesa alta. E di uscire palla al piede. Curiosamente queste peculiarità le si possono riscontrare nei due difensori obiettivi della viola. Senesi e Murillo, quest'ultimo soprattutto sembra un nuovo Igor. Alto 1.82, con 80kg di peso. Bè si ricorda l'attuale giocatore del Brighton. Murillo è ancora più aggressivo, venendo direttamente dal Brasile, abituato ad un 4-3-3 al Timao. E ha un ottimo piede, giocando anche da terzino. Senesi pure ha caratteristiche simili, anche se già consolidate al gioco europeo e ha squadre offensive, come il Feyenoord si Slot o il Borunemouth di Iraola. Ecco un difensore simile, entrambi costano 15 milioni potrebbe davvero completare il reparto, aldilà della permanenza di Quarta. E consegnare ad Italiano una rosa adatta a competere in tutte le competizioni. Una ciliegina per sognare in grande

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