Ma perché un si compra noi?
—La domanda può sorgere spontanea, visto che parliamo di un calciatore che fino a 22 anni giocava nelle serie amatoriali austriache e a 27 vinceva la B ungherese: "Ma perché si sarebbe dovuto comprare noi?". Attaccante brevilineo, rapace, capace di attaccare la profondità e sbucare alle spalle di tutti, dotato di notevole astuzia e giocare sull'errore dell'avversario, negli ultimi due anni è esploso. Non altissimo (181 centimetri), ma in grado di fare reparto da solo, ai radar viola dovrebbe essere già noto. Nel girone di Conference fu lui ad aprire le marcature nella gara del Franchi contro il Ferencvaros. Azione in profondità, i due centrali viola si schiacciano verso la porta, lui fa un passo indietro e fulmina Terracciano con un destro basso e preciso: un gol non banale.
La carriera
—Parte con una valigia per l'Austria a 16 anni, destinazione Eberau, paesino di meno mille anime. La mattina fa il meccanico in un'officina, la sera si allena e segna a ripetizione nelle serie minori. A 22 anni arriva la chiamata del Mattesburg, club di prima divisione con il quale segna un solo gol in due anni e mezzo. Scende di un gradino, al Lafnitz dove segna 11 gol prima del ritorno in Ungheria al Gyirmót. Due anni, 26 gol totali, una retrocessione e la chiamata del Paksi. Barnabas è pronto a spiccare il volo, nella stagione 22/23 si laurea capocannoniere con 26 reti, esordisce in nazionale e si guadagna la chiamata del prestigioso Ferencvaros. E' ancora leader dei marcatori (20 gol) nonostante l'infortunio al tendine del ginocchio che lo ha tenuto fuori un paio di mesi, vince il campionato e si fa notare in Conference (9 gol). Un altro infortunio rischia di compromettere il prosieguo del suo Europeo: collisione con il portiere scozzese Gunn, Varga resta a terra e viene scortato in barella con un collare cervicale fuori dal campo. I suoi compagni gli dedicano la vittoria a fine gara, lui passerà la notte in ospedale...
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