Classe 2001, di proprietà dello Sturm Graz. In stagione ben 9 reti e 10 assist (la migliore della sua carriera). Per lo Sturm guidato dall'allenatore Christian Ilzer è un punto fermo. Una delle colonne portanti che, in patria, hanno portato i bianconeri ad un titolo nazionale che mancava dalla lontana stagione 2010/2011.
L'assist contro la Polonia come biglietto da visita
—Oggi l'Europeo è la sua vetrina internazionale per mettere in mostra le sue doti e qualità. Ad oggi, 2 presenze impreziosite già dall'assist per Baumgartner che ha cambiato l'inerzia della sfida decisiva del gruppo D tra Polonia e Austria. Cavalcata sulla sinistra e palla rasoterra che taglia fuori 3 giocatori polacchi; perfetta per Baumgartner che deve solo stoppare e piazzare la sfera alle spalle di Szczesny.
La storia e gli intrecci con lo "Stivale"
—La sua passione per il calcio parte sin da quando era bambino. Tanti i suoi intrecci proprio con l'Italia. I suoi primi calci al pallone li ha dati proprio qui, come raccontato in un'intervista ad hallo-zeitung.at. Il padre, infatti, racconta: "A cinque anni, quando eravamo in vacanza in Italia era impossibile levargli la palla di dosso. Sulla spiaggia si divertiva da morire".
Il suo calcio nasce però in patria. Prima all'SV Hellmonsodt, poi Pasching e Lask, fino alle giovani del Salisburgo. In bacheca un campionato U13 con 1 gol e 3 assist decisivi contro il Rapid Vienna; poi protagonista del 7-2 al Napoli in Youth League. Conquistata prima la Nazionale U18 e poi U19. Poi il prestito al Liefreing, fino al successivo approdo allo Sturm Graz.
Quel paragone con Havertz
—In patria è paragonato a Kai Havertz. Lo ricordo molto in tecnica, personalità e gestione della palla. Ad oggi, il suo valore si aggira intorno ai 12 milioni di euro, ma da monitorare è sicuramente il contratto in scadenza nel 2026. Può essere una vera opportunità per la nuova Fiorentina?
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