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Ma come sta De Gea? Dal no di Ten Hag e delle big alla voglia di tornare

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Ad un anno dalla sua ultima gara abbiamo cercato di capire come sta David De Gea. Una stagione ai box per i no delle grandi e di Ten Hag
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

David De Gea, un nome iconico degli ultimi 10 anni del calcio moderno. Uno dei portiere più riconoscibili e efficaci della Premier, la scommessa vinta su di lui da Sir Alex Ferguson, e tanto altro. Ma adesso De Gea è nell'orbita viola, un profilo che fa sognare, per un ruolo dove la viola negli ultimi anni non è mai riuscita a trovare grosse certezze. Ma la domanda che in molti tifosi e non si staranno facendo è: ma come sta De Gea? Già, perché lo spagnolo non gioca da giugno 2023, più di un anno. Andiamo a ripercorrere gli ultimi mesi del portiere madrileno.

La scelta di Ten Hag e lo stop

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Un addio doloroso per De Gea, dopo 12 anni e 664 partite in maglia United. Una separazione voluta dalla società e da Erik ten Ha:, il tecnico olandese infatti ha sempre voluto un portiere sicuro e abile con i piedi. Non a caso il suo sostituto è stato Andrè Onana. Su De Gea ha pesato anche la carta d'identità, e un finale di annata (la 22/23) negativo. Lo spagnolo spesso è parso in grossa difficoltà con i piedi, in tutta la sua carriera, ma negli ultimi mesi alcune incertezze sono costate care. L'ex Atletico però anche con qualche errore di troppo ha dimostrato di essere su ottimi livelli, con 17 clean sheet, record per quella stagione in Premier. E nonostante tutto fino a pochi anni fa era ancora nel giro dei migliori portieri del mondo.


Uno stipendio di lusso, ma tanta voglia di tornare

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De Gea usciva da un contratto che gli garantiva 22 milioni a stagione, e le sue richieste ovviamente sono cambiate. Secondo alcune indiscrezioni lo spagnolo chiederebbe 2,5 milioni di euro per una nuova squadra (QUI LA NEWS). In questo anno le richieste per lui non sono mancate, dal Real che lo cercava dopo l'infortunio di Courtois, all'Arabia, fino al Newcastle. Ma alla fine nessuna di queste squadre gli ha affidato la porta, e non di certo per ragioni solo economiche, vista la potenza finanziaria dei club sopra citati. Fisicamente De Gea sembra star bene, almeno dai video che possiamo vedere sui social in cui si allena. Il portierone si sta allenando a Llescas, paesino vicino a Toledo dove è cresciuto da bambino. Non ha mai avuto gravi problemi fisici carriera, insomma sarebbe pronto all'uso per Palladino, dopo un naturale rodaggio post stop. Qualcuno ipotizza che la sua incertezza storica con i piedi gli abbia precluso qualche occasione. Lo stesso Luis Enrique lo escluse dalla Spagna, preferendogli Unai Simon proprio per questo; ma per un portiere dal simile talento tra i pali probabilmente a Firenze si potrebbe anche chiudere un occhio sulle sue lacune, rilanciando un grandissimo del ruolo.

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