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M. Chiesa a VN: “Fiorentina penalizzata, usati due pesi e due misure. Cognigni ha ragione sul Var”

Dopo gli errori di Mazzoleni in Inter-Fiorentina, abbiamo chiesto un'opinione all'arbitro Massimo Chiesa

Stefano Niccoli

La Fiorentina e i suoi tifosi sono furibondi. Normale, inevitabile visto quanto successo martedì sera a San Siro. Disastrosa la prestazione di Mazzoleni e, in generale, di tutta la sua squadra arbitrale. Gli errori del direttore di gara hanno scatenato l'ira di Stefano Pioli, Giancarlo Antognoni e, soprattutto, Mario Cognigni, personaggi notoriamente molto pacati. Violanews.com ha chiesto un parere all'ex arbitro Massimo Chiesa.

"Il rigore per l'Inter? E' difficile farsi un'opinione perché il tocco sembra veniale. Il tocco c'è, non ci sono dubbi, ma è leggero, rientra nella casistica del Var, il problema è l'interpretazione. Irrati è stato il migliore al mondiale come uomo Var, quindi ci si dovrebbe fidare di lui, ma io sono rimasto perplesso. Da un punto di vista tecnico, c'erano gli estremi per l'intervento del Var. Vitor Hugo sfiora la palla, ma non ho visto la mano sinistra andare incontro al pallone. Per questo motivo io non avrei concesso il rigore".

Ci sono polemiche anche sul presunto rigore non dato alla Fiorentina nel secondo tempo.

"C'è il contatto tra Chiesa e Politano. Visto il metro usato nel primo tempo, c'erano gli estremi per il calcio di rigore. Però, più di questo, non mi è piaciuta la gestione di Mazzoleni su Asamoah. Il terzino dell'Inter è andato dritto su Chiesa, era già ammonito, sarebbe stato il secondo giallo. Se fossi nella Fiorentina, mi lamenterei di più su questo episodio. Sicuramente la Fiorentina è stata penalizzata. Tornando ai rigori, io non li avrei dati nessuno dei due per mantenere la stessa linea di giudizio e avrei cacciato sicuramente Asamoah".

Nel post partita hanno fatto discutere le parole di Mario Cognigni sul Var. "Crea dei mostri, solo protagonismo manifestato all'ennesima potenza", ha detto.

"Sono abbastanza d'accordo con lui. Già da un anno dico che il Var deve essere utilizzato come Var, non come moviola in campo. Non ci possono essere venti episodi in una partita, ma uno-due straordinari. Mi lascia perplesso come viene usato. Dovrebbe esserci più chiarezza sul momento d'intervento del Var. Sono dell'idea di concedere tre chiamate: una all'arbitro e una per ciascun allenatore".

Che voto darebbe a Mazzoleni e, in generale, a tutta la squadra arbitrale?

"Da un punto di vista tecnico, se il Var chiama, l'arbitro deve andare a vedere le immagini. Mazzoleni avrebbe potuto non concedere il rigore, ma avrebbe smentito il Var, cosa fattibilissima per carità, ma diventa complicato. Mazzoleni è stato insufficiente, più che altro nella gestione della partita, non soltanto per un errore specifico. Prestazione non altezza e Fiorentina penalizzata in un'occasione e mezzo: sicuramente nel caso di Asamoah e nel calcio di rigore. I due episodi sarebbero dovuti essere valutati in maniera diversa".

Tra l'altro ci fa sorridere amaramente il fatto che proprio Mazzoleni non concesse il rigore alla Fiorentina dopo il braccio di De Rossi a Firenze qualche anno fa, tocco molto più netto rispetto a quello di Vitor Hugo ieri. All'epoca non c'era il Var, ma non sarebbe servito.

"Purtroppo le innovazioni hanno un percorso di consolidamento abbastanza complesso. Addirittura stiamo ancora discutendo se avere o no un Var a livello Uefa. Pur non essendo un fautore del Var, sono abbastanza contento degli errori che vengono emendati, ma sono molto meno contento di come viene interpretato. Se il Var interviene molte volte, vuol dire che i direttori di gara arbitrano male. Tutti son contenti, ma stiamo perdendo qualità arbitrale". E C'E' CHI PARLA DI UN "CHALLENGE INDIRETTO" SUL RIGORE DI ICARDI

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