A nessuno piace essere una seconda linea. Che tu sia un ragazzo rampante oppure una (ex) stella del firmamento europeo, ogni calciatore sulla faccia della terra vorrebbe giocare titolare sempre e comunque. C'è chi viene catechizzato e mentalizzato dal proprio allenatore e diventa la classica arma a gara in corso (Elmas nel Napoli è l'esempio più recente), oppure chi sta talmente tanto in panca che ci potrebbe pagare l'IMU - secondi e terzi portieri, di solito, ma anche giocatori come Alessandro Bianco, senza voler uscire dal recinto viola. Eppure, Luka Jovic e Aleksa Terzic hanno per qualche ragione scelto, sì, scelto, perché anche condividere un'immagine senza leggerne la didascalia è una scelta, di lamentarsi pubblicamente della loro condizione di riserve. Si tratta di un errore a prescindere, anche se a farlo fossero stati Ronaldo e Roberto Carlos. Ma nel caso dei due serbi, ci viene difficile capire di cosa si lamentino.
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Luka, Aleksa, abbiate pazienza ma… di cosa vi lamentate esattamente?
I dati parlano
—Non vogliamo essere fraintesi, non stiamo dicendo che Jovic e Terzic sono scarsi e quindi meritano la panchina; intendiamo invece che chi gioca al posto loro lo fa con pieno merito. Prendiamo Cabral, come prima cosa: il brasiliano ha vissuto un paio di mesi di onnipotenza calcistica tra febbraio e aprile, ma anche prima, quando i numeri non erano ancora schiaccianti a suo favore si faceva preferire per l'atteggiamento più positivo. Ricordate il ditino del numero 7 all'indirizzo dei tifosi dopo i gol al Basaksehir? Giusto per fare un esempio. Attualmente invece: 16 gol e 2 assist per Cabral, 11 e 5 per Jovic che conta anche una presenza in più in tutte le competizioni. E non si può neanche dire che il 7 abbia avuto tanto meno tempo a disposizione del 9: 2158' a 2236' in campo in stagione. Cabral è un anno più giovane e prevale comunque nel confronto assoluto: 94 gol e 23 assist in 214 partite per l'ex Basilea, 71 gol e 26 assist in 259 gettoni per il serbo. Anche la media-gol pende a favore di Cabral: uno ogni 151 contro uno ogni 177. E con il gol al Basilea nella semifinale d'andata di Conference League, Arthur ha staccato Luka nella classifica cannonieri dell'edizione attuale, 7 a 6. E va bene, Jovic è più tecnico, ma alla fine della fiera l'attaccante deve fare gol, e Cabral, non ci sono storie, in questo si è dimostrato e si sta dimostrando superiore.
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Che ti aspettavi?
—Astraiamo dal contesto viola: quanti capitani sono riserve? Quasi nessuno. Giusto Handanovic nell'Inter, ma ormai proprio perché il portiere gioca poco la figura di riferimento è Lautaro Martinez. Nel Napoli, Di Lorenzo ha registrato la prima panchina stagionale solo ieri; nella Juve, Allegri non rinuncia mai a Danilo, che ha ormai ereditato la fascia da Bonucci ormai sul viale del tramonto. E' pure fortunato, Aleksa Terzic, a giocare con Italiano, che nelle rotazioni include anche il capitano Biraghi: il terzino balcanico ha accumulato 28 (ventotto!) presenze stagionali, 1375 minuti in campo con un gol e due assist nonostante davanti a lui ci sia il capitano della squadra. E non un capitano qualsiasi, ma un terzino che ha messo insieme 3 reti e addirittura 12 assist in tutte le competizioni. I detrattori di Biraghi si lamentano dello scarso rendimento difensivo a fronte di dati da top in attacco, ma ricordate Fiorentina-Lech Poznan e le ingenuità di Venuti e Terzic? Insomma, non stiamo parlando di Maldini in confronto al tanto criticato numero 3. Aleksa è un buon terzino, si disimpegna bene generalmente quando viene chiamato in causa, ma ci sembra davvero impari il confronto con Biraghi, molto più di quello tra Cabral e Jovic che comunque, come abbiamo visto, pende in favore del brasiliano. Quindi, Luka, Aleksa... esattamente, di cosa vi lamentate?
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