La situazione insomma è abbastanza simile (anche se non identica) a quelle di Ribery e Jovic. Un fuoriclasse totale sbarcato a Firenze a fine carriera e un (presunto) grande giocatore che da queste parti avrebbe dovuto rilanciarsi. Com'è andata, si sa. Del resto, in casi come questi, il rischio è che il calciatore in questioni veda la Fiorentina come un passo indietro e che non si presenti con le giuste motivazioni. Personalmente insomma, preferirei puntare su un ragazzo in ascesa. Non un ragazzino, per capirsi, ma uno che abbia fame di emergere e che veda nella maglia viola quella giusta per diventare grande. Anche perché, ma capisco che la pretesa sia forse eccessiva, mi piacerebbe vedere in questo mercato anche un po' di programmazione e di proiezione verso il futuro. Per carità. Se poi esistesse davvero una trattativa e parlando con Depay Pradè e gli altri dirigenti percepissero la giusta motivazione, allora si potrebbe anche “rischiare”.
Ad una condizione, però. Che insieme all'olandese arrivasse anche un altro centravanti. Un giovane che abbia già dimostrato qualcosa e che possa alternarsi con l'olandese. Uno come Lucca, per esempio. Reduce da una buona stagione a Udine e atteso da una stagione fondamentale nel suo personalissimo percorso di crescita. Ecco. Allora si, mi potrei convincere della bontà dell'opzione Depay. Certo, non stiamo parlando esattamente di uno “spacca reti” (altro motivo per avere dei dubbi) visto che in carriera ha superato quota 15 in campionato soltanto in tre occasioni: nel 2014/2015 in Olanda (22 reti), nel 2017/2018 con il Lione (19 centri in Ligue 1) e nel 2020/2021 (20 gol) sempre in Francia. Da quel momento invece, a parte i 12 gol col Barcellonanel 2022, lo score si è fatto decisamente più povero.
Per questo, ma più che altro per quello che spiegavo prima, non riesco a rispondere con un “sì” convinto a chi mi chiede se lo porterei a Firenze. Ripeto. La tentazione è comprensibile, così come la convinzione di chi pensa che per la Fiorentina sarebbe un (graditissimo) lusso. Si vedrà. Intanto registro con piacere che ai viola vengano accostati (anche) nomi di primo piano. Significa, se non altro, che l'intenzione è puntare in alto.
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