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Viola, talvolta sbagliano anche i fuoriclasse. Pisacane in nero fa paura

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Il nostro ViolaAutore dà i voti a Cagliari-Fiorentina. La sua analisi del brutto pareggio della squadra di Pioli

4 alle incertezze di Kean e De Gea. Difficile dire quanti punti hanno portato lo scorso anno. Stavolta sono protagonisti in negativo. Perché se il portiere spagnolo prima compie una paratona, sul gol di Luperto è così goffo da non sembrare neppure lui. Per non parlare del bomber, che da zero metri spara alto facendo tornare alla memoria gli errori sotto porta ai tempi della Juve. Succede. Anche ai più forti.

4,5 alla svagatezza di Pablo Marì. Se arrivasse l'offerta giusta potrebbe partire e forse psicologicamente non è più tanto dentro alla Fiorentina. Inconcepibile marcare l'avversario su palla ferma come fa lui in occasione dell'uno a uno in pieno recupero. In più, nella mezzora che gli regala il tecnico, fa in tempo anche a beccare un cartellino giallo.

6 alla sincerità di Pioli. In Sardegna non presenta non presenta una Fiorentina brillante. Ci sta, considerando che è agosto e che meno di 72 ore prima aveva giocato un'altra partita. Poteva scegliere altri interpreti? Forse sì vista anche la serataccia di Ndour. In sala stampa però non sbaglia nulla: ammette che il pareggio è giusto, non mette pressione alla società per gli ultimi giorni di mercato e lancia un messaggio al poco brillante Ranieri. Nessuno, neppure il capitano, è titolare per diritto divino.

7 alla telefonata di Mandragora. Ha passato un'estate complicata per le troppe voci relative al mancato rinnovo e per colpa di alcuni problemi fisici. Al rientro, è ripartito come aveva finito. Segnando. E la consueta mano all'orecchio per esultare, oltre che essere la consueta dolce dedica alla figlia Ginevra, stavolta può anche avere un altro significato nei confronti della società: parliamoci e mettiamoci d'accordo.


7,5 al look total black di Pisacane. A vederlo sembra ancora un calciatore con quei tatuaggi che gli spuntano da maglietta e pantaloni. Neri come le scarpe che indossa per il suo esordio su una panchina di serie A. Rivelerà di essersi emozionato molto ma l'impressione è che i dirigenti sardi abbiano scelto bene per il dopo Nicola. Il Cagliari è già in buona condizione e, soprattutto, tra allenatore e giocatori pare esserci l'alchimia giusta.