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Teotino a VN: “Vedo una Fiorentina allo sbando. Pioli va messo in discussione”

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Pioli e Pradè, gli uomini maggiormente contestati dal tifo viola. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Teotino, ecco la nostra intervista
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

La Fiorentina è in un momento difficile, sia in campo che fuori. La contestazione verso la società non si ferma, mentre Pioli non riesce a trovare una quadra. Noi per capirne di più abbiamo intervistato Gianfranco Teotino, che conosce bene la città di Firenze. Ecco cosa ci ha detto:

Buongiorno, partiamo da Daniele Pradè, come vede la sua posizione?

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"La Fiorentina vive un momento di confusione ed incertezze generale. Per la prima volta nell'era Commisso si sente poco la presenza della società. Eravamo abituati ad un presidente presente a Firenze, e comunque anche quando era negli States, spesso si faceva sentire con comunicati o conferenze stampa. Invece ora ho la sensazione che il duo Ferrari-Pradè sia un po' lasciato solo, e che non abbia grandi possibilità di decidere. Credo che le responsabilità di ciò che sta accadendo siano di tutti, proprietà e dirigenza. In questo momento pensavo che ci fosse qualche intervento in più di Commisso, anche sulla posizione di Pioli. Questo silenzio mi dà l'impressione di una società un po' allo sbando"

Un cambio dirigenziale potrebbe aiutare?

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"Io credo che negli ultimi mercati sia stata fatta della confusione, e Pradè ha delle responsabilità. Ma in questo momento non c'è da fare nessun mercato, ma devono rendere i giocatori che si sono. La squadra non può essere in quella posizione, non può avere 4 punti dopo 8 giornate. Nonostante la squadra sia stata assemblata in un modo un po' farraginoso, credo che le problematiche siano più sull'allenatore."

Lei aveva dichiarato di non essere entusiasta del ritorno di Pioli, cosa non la convince?

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"Io non sono mai stato molto favorevole al ritorno di Pioli, è vero. Non mi piacciono in generale quelle che vengono chiamate minestre riscaldate, se non in momenti eccezionali. Pioli ritorna dopo due fallimenti, le ultime contestate stagioni al Milan, e quella in Arabia, con una squadra che senza di lui sta dominando. Ero molto scettico, e purtroppo i fatti mi stanno dando ragione. Ho trovato la guida di questi primi mesi molto confusa, non sappiamo ancora come gioca la squadra, ci sono continui cambi di sistema e di uomini. Pioli mi è sembrato anche nervoso, e per me questo è il momento di metterlo in discussione. Altrimenti poi è anche difficile raddrizzare la stagione"

I problemi societari ed il nervosismo di Pioli non aiutano la squadra. I giocatori come staranno vivendo questo momento?

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"La squadra ne risente, purtroppo questo è stato il limite della carriera di Pioli. Anche in passato, quando la situazione stava peggiorando difficilmente Pioli è riuscito a raddrizzarla, salvo dopo quel famoso 5-0 subito dall'Atalanta sulla panchina del Milan, un po' grazie all'arrivo di Ibra e con alcune sue intuizioni. Ho paura che stiamo vivendo proprio una delle situazione palesatesi nel passato di Pioli, come alla Lazio o all'Inter, ed i giocatori non la vivono bene. La Fiorentina ha troppi giocatori, per l'Inter sono stati convocati 24 giocatori, e poi molti di questi hanno un valore simile. Proprio per questo tutti vorrebbero giocare, e si crea una concorrenza, che alimenta del nervosismo. La Fiorentina ha 28 giocatori di prima squadra, una quantità inaudita, anche se si contano i vari impegni. Poi soprattutto senza gerarchie definite, si creano situazioni scomode"

A proposito di malcontento, come si gestisce un attacco extra-large, con giocatori come Dzeko e Piccoli?

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"Dzeko per me è uno degli errori che è stato fatto in estate. Non lo porti in rosa se non hai la certezza di farlo giocare titolare, perchè sappiamo il suo carisma. Credo che ormai il meglio di sè lo abbia dato, una di quelle operazioni fatte da molte squadre di A che non capisco. Modric è una eccezione, mentre gli altri giocatori esperti non stanno rendendo. Alla base di tutto credo che ci sia la decisione, inattesa, da parte di Pioli, di giocare con la difesa a 5. In carriera ha sempre giocato con una linea a 4, che permetterebbe di sostenere anche più giocatori offensivi. Per cui secondo me bisognerebbe reimpostare una Fiorentina con la difesa a 4, e con uno spirito più offensivo"

Chiudendo, secondo lei è giusto continuare con Pioli, oppure vede un allenatore libero che si sposerebbe bene con questa Fiorentina?

"Dipende tutto dalle ambizioni e dalle volontà della Fiorentina. In questo momento Pioli non lo vedo bene, nè come idee di gioco, nè come situazione personale. Poi si tratta di capire dove si vuole arrivare. Gli allenatori liberi ci sono, ma si tratta di capire qualsi sono le possibilità della società. Poi anche a livello internazionale ci sono allenatori in grado di essere impiegati. Io avevo capito che l'ambizione della Fiorentina fosse vincere un trofeo. Ma in questo momento si rischia altro"