Il primo insegnamento...
—Non si vogliono confrontare due progetti differenti e di differente longevità, non due fatturati differenti, insomma non è questa una lamentela sul fatto che "anche col Viola Park vince il Napoli e noi no". Perché ad oggi in realtà non si chiede alla Fiorentina di vincere, almeno non di vincere il campionato. Semmai qualche coppa quando capita, come Bologna, Lazio e Atalanta ultimamente, ma anche in questo ha detto bene Conte: nelle coppe ci vuole pure fortuna, invece i campionati li vince chi è più forte. No, qui si vuole semplicemente sfruttare l'assist del secondo titolo italiano in tre anni del Napoli per rammentare che "senza stadio si vivacchia" (cosa che ci siamo sentiti dire sia da chi c'era prima, sia da chi c'è adesso) non è necessariamente vero. Avere un centro sportivo come il Viola Park e uno stadio nuovo sono elementi che aiutano, anche in maniera notevole, a migliorare la classifica, ma quanto ha fatto il Napoli deve aprire gli occhi sul fatto che ci si potrà nascondere fino a un certo punto, in futuro, dietro al "non ci hanno fatto fare lo stadio nuovo a Campi", specie quando il restyling del Franchi sarà completato. Sarebbe stato di maggiore aiuto procedere ex novo, questo indubbiamente, nessuno lo vuol negare, ma la realtà comprovata è che si può centrare qualcosa di importante e memorabile anche senza essere all'avanguardia, con scelte illuminate e un po' di fortuna. Elementi, questi, che non del tutto ma in una certa qual misura sono entrambi mancati in questa stagione.
...e il secondo
—Probabilmente nella prossima non ci sarà nessuna coppa europea da giocare: anche in questo la stagione del Napoli insegna. Poter concentrarsi solo sul campionato, come ha fatto anche l'Atalanta versione 2022/23 che fu estromessa proprio dalla prima Fiorentina di Italiano, è un vantaggio, ma sta al club (inteso come insieme di dirigenza, staff tecnico e giocatori) sfruttarlo e non ripiombare nell'anonimato. Come si fa? Come ha fatto il Napoli: De Laurentiis ha fatto uno sforzo senza gli introiti delle coppe, ha investito tantissime risorse e scommesso sul suo comparto tecnico, che è riuscito a ripagare questa fiducia centrando l'unico obiettivo. C'è ancora modo di continuare a crescere e trasformare l'inciampo del 2024/25 nella rincorsa per il 2025/26.
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