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Sohm più vicino, no a Kessie. Pioli e Gud già in piena sintonia

Sohm più vicino, no a Kessie. Pioli e Gud già in piena sintonia - immagine 1
La Fiorentina ha individuato nello svizzero il profilo ideale per rinforzare il proprio centrocampo: ma il Parma spara alto
Enzo Bucchioni Editorialista 

Sono i giorni decisivi per portare Simon Sohm a Firenze. I manager della Fiorentina ci stanno lavorando da tempo, dall’idea di prendere in coppia lui e Bernabè di un mese fa, si è passati a trattare solo lo svizzero per le eccessive richieste del Parma. Ma anche in questo caso la trattativa non è semplice. Il Parma spara sempre alto ben sapendo che questo centrocampista con grande fisicità piace molto a Pioli. Per Transfermarkt il reale valore è attorno ai cinque milioni, la Fiorentina è partita da otto, ora si sta discutendo sui dieci più bonus mentre il Parma non molla dalla richiesta iniziale di dodici. Il ragazzo, 24 anni, è arrivato in Emilia nel 2020, fra A e B ha giocato quasi 150 partite, è cresciuto molto in questi anni e sarebbe l’ideale visto che conosce bene il calcio italiano, non avrebbe bisogno di inserimento. Come il Parma non ha bisogno di vendere dopo aver ceduto Bonny all’Inter e questo è un problema. Anche per un altro giovane d’oro, il difensore Leoni, corteggiato da diverse società, le cifre richieste sono molto alte e non trattabili. La Fiorentina non aspetterà ancora molto, se per il regista sulla soluzione Fagioli si può lavorare, un centrocampista con le caratteristiche di Sohm serve alla svelta per mettere a punto il lavoro di Pioli che si sta focalizzando su un 3-4-2-1 o 3-4-1-2 molto fluido. I centrocampisti sono due, uno deve avere fisicità. Chi pensava a Kessie non deve restare deluso perché la trattativa non esiste proprio. Il giocatore vuole tornare in Europa, è stato proposto a varie società, ma in Arabia guadagna oltre dodici milioni, è vicino ai trent’anni, da troppo tempo fuori dal calcio che conta, non è una operazione da Fiorentina.

Non solo entrate: l'altra priorità è cedere

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Oltre Sohm ci sono diverse piste tenute calde. Le idee sono chiare, come quella di prendere un difensore veloce, più adatto al calcio aggressivo e alla difesa alta di Pioli. Ma si cerca anche una seconda punta. Il problema sono le uscite che non arrivano e le oggettive difficoltà di Pradè a piazzare gente come Beltran, Ikoné, Nzola e tanti altri. Alla fine credo anche Sottil che non ha le caratteristiche per fare l’esterno a tutta fascia. Pioli vuole lavorare con un ventina di pedine più qualche giovane, il d.s. deve dare un’accelerata per evitare di finire come l’anno scorso con una valanga di prestiti che sono la zavorra di oggi. A costo di perderci qualcosa, questi giocatori, figli di scelte sbagliate, sono da vendere al più presto. L’entusiasmo va cavalcato, l’effetto Pioli sta contagiando tutti ed era matematico. Un personaggio così, un allenatore carismatico, sta producendo effetti positivi dentro e fuori dallo spogliatoio. Della prima uscita resta la sensazione di una squadra che sta lavorando a una idea chiara di gioco, vuole essere dominante e su questo bisognerà costruire. Non servono le pagelle e le pagelline, sarebbe ridicolo, ma le sensazioni positive vanno coltivate e il feeling ritrovato di Gud con la palla e la sua felicità ci sembrano evidenti. Dietro la punta, a svariare senza compiti ferrei, a dare imprevedibilità, ma anche a legare il gioco quando serve, è il destino di Gud e Pioli l’ha capito subito. Per gli altri, uso una frase classica che una volta mettevano sulle autostrade: stiamo lavorando per voi. Una cosa però la voglio scrivere. L’altra sera mi ha colpito un giovane difensore che non conoscevo, 19 anni, Kouadio. Ha corsa, anticipo, intelligenza: quelli forti si vedono. Accendete i riflettori, poi vediamo se trattasi di una domenica di luglio o di un segnale ben preciso.