A questo punto della stagione pregi e difetti restano quelli e li conosciamo bene, cose simili le abbiamo viste tutto l’anno. Conterà solo il risultato e il piazzamento finale per una valutazione complessiva. È chiaro però che una Fiorentina così, dove prevale il carattere, non potrà bastare con il Betis Siviglia, servirà più qualità, ma un discorso per volta. Per battere il Cagliari invece la volontà è bastata nonostante le difficoltà fuori dal campo già sottolineate, e in campo la giornata difficile di Fagioli, mai veramente in partita, e una manovra non particolarmente fluida. Ma la Fiorentina ha fatto la differenza con Pongracic, con Cataldi che ha lavorato moltissimo in mezzo, come Beltran e Gud davanti. Senza dimenticare il solito, insostituibile Gosens. Bene così, quello che serviva.
Ora servono almeno altri dodici punti, anche se l’idea di provare a vincerle tutte e cinque deve essere una scarica di adrenalina addosso a tutti. La Fiorentina sulla carta può battere Empoli, Venezia e Udinese e siamo a nove punti. Poi tra Roma fuori e Bologna in casa dopo la finale di Coppa Italia, le difficoltà aumentano e qui servirà la Fiorentina più vera. Quella travolgente vista con l’Inter, la Juve e l’Atalanta. È vero che prima della Roma all’Olimpico e della trasferta a Venezia ci sono le due gare di Conference, ma Palladino ha una rosa forte e con le giuste turnazioni si dovrà sopperire alla stanchezza.
Il calendario delle altre può dare una mano. La Fiorentina con 12 punti può arrivare a 68, una quota alta. Gli scontri diretti delle altre potrebbero dare una mano. Il Bologna ha quattro punti in più, ma il calendario più difficile con Juve, Milan e Fiorentina gare incerte. In teoria può vincere facile solo con Udinese e Genoa. Difficilissimo addirittura il calendario della Roma sulla quale la Viola deve fare la corsa visto che ha solo un punto in più, oltre che su se stessa ovviamente. Ranieri deve affrontare l’Inter, la Fiorentina, l’Atalanta, il Milan e un Toro sempre coriaceo. La corsa all’Europa è apertissima.
Per Lazio e Juve lo scontro diretto ci sarà fra tre domeniche. In più i bianconeri avranno il difficile Bologna, i biancocelesti l’Inter. Con dodici punti per i Viola ci potrebbe essere un affollamento a 68, a 71, vincendole tutte, si potrebbe perfino ragionare in termini Champions, ma è vietato allargarsi. Questo comunque ci dice di una classifica cortissima e di una situazione estremamente fluida. Un posto in Europa League potrebbe liberarlo anche il Bologna vincendo la Coppa Italia contro il Milan. So che è dura, ma il Popolo Viola dovrà tifare per Italiano.
Infine un pensiero per Kean. Rispettando la sua privacy, ovviamente, speriamo possa tornare prima possibile, la tabella che ho appena fatto può funzionare solo con i suoi gol e la sua grinta da trascinatore. Magari, per un’altra volta, sarebbe meglio comunicare certe cose tempestivamente, prima di far nascere gialli e misteri come successo ieri pomeriggio. Per due ore su Kean ne ho sentite di tutte. La Fiorentina non comunica, ma se avesse fatto prima il comunicato uscito solo ieri sera si sarebbero evitate le illazioni e i dubbi che non giovano a nessuno. Oggi comunicare con trasparenza è vincente, far nascere gialli e misteri è perdente.
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