Il doppio ex di Monza-Fiorentina

Reginaldo a VN: “Fiorentina, altri due colpi. Non dimentico il coro della Fiesole”

Reginaldo
Il racconto della nuova esperienza in Prima Categoria dell'ex attaccante di Monza e Fiorentina. E sul mercato viola: "La Fiorentina dovrebbe prendere due pedine per essere completa".
Niccolò Ghinassi
Niccolò Ghinassi Redattore 

41 anni, ma di appendere le scarpette al chiodo non ne vuole proprio sapere. E da quanto dicono le sue prestazioni, seppur nei campionati dilettantistici, fa bene. Reginaldo Ferreira da Silva, o per i tifosi viola semplicemente Reginaldo, ha esordito sabato, con tanto di gol, nella Prima Categoria calabrese con il suo Catona, tornando a calcare il manto verde e ad assaporare la gioia di giocare a calcio dopo lo stop a seguito dell'esperienza con il Real Casalnuovo in Serie D. Lo abbiamo contattato proprio per raccontarci della sua nuova avventura in Calabria e per darci alcuni pareri riguardo alla stagione ed al mercato della Fiorentina, oltre che di un'altra sua ex squadra che sarà la prossima avversaria dei viola in campionato, il Monza. Ecco di seguito le sue parole.

Sulla nuova esperienza con il Catona

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"È una nuova esperienza ed è bella, perché comunque son venuto in un posto dove le persone le conosco e la gente mi vuole bene. Non mi interessa se è la Prima Categoria, volevo continuare a divertirmi anche quando ho smesso con il Real Casalnuovo, ma parecchie squadre avevano paura che non potessi più giocare in Serie D a causa dell’età anche se avevo fatto 31 presenze, 10 gol e 5 assist. A quel punto ho avuto questa chiacchierata con dei miei amici, gente per bene qui di Reggio Calabria, ed ho trovato un accordo per cercare di dare una mano al Catona a salire di categoria, visto che loro volevano provare ad andare in Eccellenza, anche se non è facile. Ho accettato con molta serietà questa nuova avventura e spero di dare il mio contributo a questa squadra che, devo dire, non mi sembra di prima categoria per come è organizzata e per la qualità che esprime. Sono molto motivato, anche perché per me il calcio è gioia e divertimento, mi piace stare in mezzo ai ragazzi, ridere e scherzare, e sono molto felice dell’opportunità che mi ha dato il Catona. Ho tanta voglia di rimettermi in gioco, anche se in Prima Categoria, che è un campionato, tra l’altro, non così facile come si pensa. Anche sabato, ad esempio, abbiamo incontrato una squadra che ci ha dato filo da torcere, e nella quale c'era gente che sapeva giocare a calcio (il Catona ha pareggiato 1-1 con l'RC Gallina Calcio, con rete proprio di Reginaldo nd.r.)".


Su Monza e Fiorentina

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"Mi dispiace vedere il Monza nella posizione di classifica nella quale è, anche perché conosco l’ambiente, le persone, come Galliani e il compianto Silvio Berlusconi, e so come lavorano. È una società che merita di rimanere in Serie A. La Fiorentina? Penso che il periodo del mercato sia un periodo dove le squadre mediamente hanno un calo, perché mentalmente i giocatori si fanno trascinare da altre cose. Spero che sia questo il motivo del leggero calo di prestazioni della Fiorentina e che i viola possano tornare a fare quello che stavano facendo nella prima parte di campionato. I gigliati stavano, infatti, mettendo in scena qualcosa di straordinario, e spero che Palladino continui a fare bene perché se lo merita".

Sul mercato dei gigliati

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"Luiz Henrique? Se si adatta al campionato italiano, è un giocatore che può fare bene. Ha qualità e lo ha dimostrato nel campionato brasiliano e nella Libertadores. Ha vinto un premio, inoltre, che avevano vinto anche giocatori importantissimi come ad esempio Neymar (LEGGI QUI). Se dovesse arrivare, spero che possa fare davvero bene. Pablo Marì? Secondo me farebbe al caso della Fiorentina. Un difensore della sua caratura sarebbe importante. A mio avviso, invece, a centrocampo i viola sono a posto, manca, quindi, solo un attaccante ed un difensore per essere completi".

Alcuni aneddoti delle esperienze a Firenze ed a Monza

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"Il mio ricordo più bello che ho di Firenze è quando sono arrivato ed alla seconda partita contro l’Inter, dove abbiamo perso 2-3, i tifosi hanno cominciato a cantarmi il coro: “Reginaldo, Reginaldo, non sarai come Ronaldo, ma ti sosterrò cantando”. Mi sono venuti i brividi, ed è un ricordo che mi rimarrà sempre impresso. Con il Monza, invece, sono stato bene anche con il Presidente Colombo, ma quando sono arrivati Berlusconi e Galliani è scattata una scintilla. Galliani, poi, mi ricordò subito di un viaggio che facemmo insieme in Brasile, ed è una cosa che mi ricordo con molto piacere".

 

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