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Quell’assurda coincidenza nei gol presi da Dia e Lookman

Quell’assurda coincidenza nei gol presi da Dia e Lookman - immagine 1
A Firenze in arrivo il nuovo bomber biancoceleste. Tra passato e presente, gli errori viola a confronto sono sempre quelli
Matteo Torniai

Tra campo e mercato, il rapporto di Boulaye Dia con la Fiorentina (per quanto se ne sia parlato) sembra quasi essere quello di un giocatore che ha effettivamente vestito la maglia viola col giglio cucito sul petto. Eppure, in questa "questione amorosa" di avvicinamento e allontanamento, sul campo Dia non è mai passato inosservato contro la Fiorentina. La stagione che lo ha consacrato (con tanto di successivo corteggiamento viola) è stata quella 22/23; stagione in cui, in quel 3 maggio 2023, a Salerno l'attaccante senegalese ha rifilato una sonora tripletta a Italiano e i suoi in un rocambolesco 3-3 finale.

Con la Lazio alle porte e con un Castellanos che va verso il forfait, ecco che a guidare l'attacco biancoceleste toccherà proprio a Dia. Da sottolineare come Dia non sia solo la riserva di Castellanos, ma sia diventato, a tutti gli effetti, il primo vero rifinitore del "Taty" là davanti, in questa nuova posizione da trequartista individuata da Baroni. A Firenze, però, ci si aspetta un ritorno al 4-3-3 con l'inserimento di un centrocampista in più (si presume Dele-Bashiru).


Quella famigerata tripletta

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Dia la Salernitana non lo scopre certo dal nulla. Arriva in Italia come un vero colpo da top, dopo aver conquistato e disputato una semifinale di Champions col Villareal. A Salerno poi l'esplosione, fino agli infiniti diverbi societari che lo hanno portato quest'anno a Roma.

Contestualizzando quella sfida del maggio 2023, all'Arechi si presenta la Fiorentina di Italiano col suo modo classico di approcciare una sfida del genere. Aggressione alta, possesso palla (54% in quell'occasione) e gestione dei tempi di gioco. L'aggressione c'è stata, il possesso, numeri alla mano, pure, ma è mancata la gestione dei tempi di gioco. Chi ha rovinato la festa? Proprio Boulaye Dia. I suoi inserimenti dietro la linea alta della Fiorentina sono imprendibili. Quarta e Dodo giocano alto, dietro restano Igor e Biraghi che non riescono, in quell'occasione mai a contenere e anticipare i movimenti dell'attaccante senegalese.

I primi due gol sono una fotocopia. Palla "innocua" laterale sulla fascia destra della Fiorentina (di competenza di Dodo), scatto alle spalle di Igor, uno contro uno con Biraghi, sterzata e palla sul primo palo (dopo Bergamo, possiamo pure dire 'alla Lookman'). La terza rete arriva su calcio di rigore.

Il passato insegnerà qualcosa?

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Domenica Dia affronterà una Fiorentina certamente diversa. Il gioco di Palladino è forse più attendista rispetto a quello di Italiano (dunque sulla carta meno spazi alle spalle della difesa). Ma facendo un leggero paragone, notate qualcosa di diverso rispetto a gol di Lookman di domenica scorsa?

Alla fine siamo sempre lì. Linea difensiva scoperta e scomposta (ancora sempre sulla parte destra di competenza viola), uno contro uno, sterzata e palla sul primo palo.

 

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