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BELTRAN-SFIGURATION

Il “glow down” di Beltran: i dati spiegano perché la Fiorentina pensa di cederlo

Il “glow down” di Beltran: i dati spiegano perché la Fiorentina pensa di cederlo - immagine 1
L'argentino è arrivato per essere un 9, il numero che ha preso, ma in due anni si è trasformato in un 8. Avete presente quando nelle serie si parla di "glow up" dei personaggi? Ecco, qui abbiamo un glow down...
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

"Per me lui è un sottopunta, quasi una mezzala di movimento".

La metamorfosi in retromarcia, almeno dal punto di vista della posizione in campo, del numero 9 della Fiorentina Lucas Beltran si è compiuta qualche mese fa, all'inizio del 2025. Le parole di Palladino qua sopra sono risalenti alla fine di gennaio, dopo quella vittoria in casa della Lazio, con uno dei due gol proprio del Vikingo, che oggi permette ai viola di mantenere una flebile speranza di qualificazione alla Conference League ai danni dei biancocelesti.

Beltran, quindi, sarebbe più vicino ad essere un centrocampista, che un centravanti, ruolo per ricoprire il quale era stato inizialmente acquistato dal River Plate. Una manciata di mesi, ed è stato Vincenzo Italiano a rendersi conto che farlo giocare qualche metro indietro era la soluzione migliore; tant'è che poi a gennaio è arrivato Belotti in prestito. Il problema di questa trasformazione? Che il trequartista, i trequartisti, la Fiorentina li aveva già: Bonaventura e Barak. Via entrambi, con Palladino è arrivato il tanto cercato Gudmundsson, dunque il Vikingo è rimasto un po' a metà tra il ruolo di vice Kean e quello di trequartista, interpretato con profitto nel periodo delle 8 vittorie di fila. Con il passaggio al 3-5-2 e i tanti problemi di varia natura, la Fiorentina si aspettava molto di più da un "attaccante" come lui: ne è rimasta globalmente delusa. Anche perché, con Palladino, le statistiche di Beltran hanno continuato a "regredire" verso quelle dei numeri 8. Guardate l'infografica di Sofascore:


Beltran, rispetto all'anno scorso, segna meno, tira meno, tocca la palla con la metà della frequenza media in area di rigore avversaria, nella quale entra meno volte a partita. Di contro, abbiamo più assist e più dribbling, voci che si addicono alle mezzali e ai trequartisti. Qual è il punto? Che mezzali del genere la Fiorentina le ha, sono Mandragora e Fagioli; il Vikingo non è un attaccante, e per questo non gioca da numero 9, ma non è nemmeno abbastanza forte da seconda punta o mezzala, i ruoli verso i quali ha trasmigrato, da avere continuità con essi. Va da sé allora che un giocatore pagato 12 milioni più bonus fino ad arrivare a ridosso dei 20 (si poteva arrivare fino a quasi 25) il bilancio non possa che essere negativo. Per questo la società viola, davanti all'interesse del River Plate del tecnico Marcelo Gallardo, che lo rivorrebbe per affrontare il Mondiale per club, sta pensando ad una sorta di Quarta bis, con un ritorno in Argentina che chiuderebbe un capitolo. QUI I DETTAGLI

Capitolo che, esattamente come per Quarta, non sarebbe affatto da dimenticare: Beltran ha sempre dato il massimo e abbiamo con lui ricordi anche meravigliosi, come il rigore di Brugge che ha portato la Fiorentina in finale di Conference League ad Atene. Solo che, ancora una volta come per Quarta, ma in questo caso ancora di più, le premesse erano ben altre, le aspettative troppo alte rispetto a quella che è stata la realtà.