E il cambio ha portato benefici?
—Rui Vitoria è un tecnico eccellente, con esperienza e successi in Portogallo e una filosofia vincente. Con lui il Panathinaikos ha infilato una striscia di 15 partite senza mai perdere in Grecia, terminata però recentemente con l'eliminazione dalla coppa per mano proprio dell'Olympiacos e con la sconfitta contro l'Aris. La squadra, perciò, non vive un buon momento, e credo si sia visto nella doppia sfida ai playoff contro il modesto Vikingur, eliminato con difficoltà. La stanchezza, infortuni in fila e troppe partite ravvicinate hanno portato all'eliminazione dalla coppa nazionale e a 5 punti dalla vetta in campionato.
Chi dovremmo temere dei biancoverdi?
—Gli acquisti più costosi sono stati Tete e Facundo Pellistri, esterni offensivi. Il primo ci ha regalato la qualificazione agli ottavi con il suo gol nel finale, il secondo è infortunato, forse riuscirà a giocare l'ultima delle due sfide con la Fiorentina. Ma il miglior giocatore è l'attaccante Fotis Ioannidis. Se arriva in forma è come pescare una carta jolly, può cambiare le sorti di ogni partita.
Che ve ne pare dell'ex viola Bart Dragowski in porta?
—Dragowski è stato notevole nel suo rendimento fino a un mese fa, ma un'espulsione nella partita contro il Panserraikos ha segnato una sorta di svolta negativa per lui, che da quel momento tende più all'errore ed è più nervoso. Ad ogni modo, lo reputiamo un portiere molto dotato.
La vittoria dell'Olympiacos lo scorso anno vi porta buone sensazioni?
—La Fiorentina, nonostante la sconfitta dello scorso anno che rimane nella nostra memoria, rimane una delle tre grandi favorite con Chelsea e Real Betis, ed è per questo che avremmo tutti preferito essere sorteggiati col Rapid Vienna.
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