Una Fiorentina super attiva sul mercato. Stefano Pioli sarà l'allenatore, e a breve verrà annunciato, dopo l'addio ufficiale di ieri all'Nassr. Con lui arriveranno Fazzini (ieri al VP), Viti e Dzeko. Proprio con quest'ultimo il tecnico parmense condivide una conoscenza nel mondo del calcio. La redazione di Violanews in esclusiva è andata a contattarlo. Ecco Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma, ora al Lokeren-Temse, ai nostri microfoni:


CHI MEGLIO DI RADJA?
Nainggolan a VN: “Nessuno come Dzeko per me, lo vedo così con Gudmundsson e Kean”
Radja, che ne pensi del ritorno di Dzeko in Serie A alla Fiorentina?
—"Non mi stupisce, è un giocatore sempre di altissimo livello. Ovvio che dipende dalla sua condizione fisica, per la sua età è la cosa più importante. Posso dire che lui è sempre molto professionale, cura sempre il suo corpo sia al campo che a casa, anche con un personal trainer".
Com'è vedere un giocatore della caratura di Dzeko entrare nello spogliatoio?
"Mette impressione sicuramente. Quando venne alla Roma lui arrivò dal Manchester City, già questo faceva molto. Inoltre è uno grosso che mette soggezione, però è una persona tranquilla e per bene. Ho un bel rapporto con lui e riesce ad averlo con tutti i compagni di squadra, è difficile non volergli bene".
Parliamo invece del Dzeko calciatore.
—"È un giocatore di altissima qualità. I primi sei mesi alla Roma per lui furono tosti, soprattutto a livello di gol. Non è mai mancato però nel gioco associativo con la squadra. Ho sempre pensato che potesse fare bene, si vedevano in allenamento le sue qualità. Il campionato italiano non è mai facile per nessuno il primo anno, lo vedete oggi per esempio con Dovbyk. Edin si mise a disposizione, sapendo che c'era una leggenda come Totti con cui giocarsi il posto. Lo dico sempre, per me è l'attaccante più forte con cui abbia mai giocato. Non parlo di gol, lui fa giocare bene le squadre, fa tanti assist".
In un eventuale attacco a due, meglio con Kean o Gudmundsson?
—"Può giocare benissimo con entrambi. Con Kean dovrebbe fare il gioco sporco, visto che è più un attaccante da profondità, mentre Gudmundsson è uno che sa dialogare meglio con i compagni, quindi Edin potrebbe essere il terminale offensivo. A 39 anni non so quanto correrà, ma come punta tiene tutte le palle che gli arrivano".
Hai avuto come allenatore Pioli a Piacenza, cosa ti porti dietro da quella esperienza?
—"Ho sempre avuto un bel rapporto con il mister. Credo che sia uno con le idee giuste ed è migliorato molto negli anni. Era già forte nel 2008 a Piacenza, esprimeva un bel calcio. Sa gestire bene il gruppo squadra e anche tatticamente è uno in gamba".
Può riportare la Fiorentina in Champions?
—"In Champions è difficile. Ci sono tante squadre di livello alto in Serie A, come Lazio, Roma, Inter, Juve, Milan, Napoli etc... Ci sono almeno otto squadre che lottano per un posto tra le prime quattro, quindi è difficile. Quest'anno la Fiorentina ci ha provato, è stata per tanti mesi lì in cima alla classifica. Con il mercato giusto può fare questo salto".
Con Gosens e Dodò, meglio rimanere a tre dietro o provare a tornare a quattro?
—"Io ho sempre giocato con la difesa a quattro, e sulle fasce avevo Maicon e Kolarov, che non sono proprio difensivi. Preferirei sempre avere un giocatore offensivo in più in campo che un difensore. Una squadra che deve imporre il gioco per me deve giocare sempre a quattro dietro".
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