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Milenkovic in Premier è diventato “Serbinator”: tutto sulla sua annata da urlo

Nikola Milenkovic
Milenkovic e la nuova vita inglese: il nuovo "Serbinator" della Premier League
Matteo Torniai Redattore 

"Our Serbi-nator", così un tifoso del Nottingham Forest ha commentato, sui social, la prestazione di Nikola Milenkovic nell'ultima partita di Premier League giocata contro l'Ipswich Town. A referto una rete e un assist, niente male per un difensore centrale!

Serbi(an)-(Termi)nator: ecco la citazione a cui fa riferimento il sostenitore inglese. E non ha tutti i torti, anzi. Il centrale serbo, nell'arco di pochi mesi, ha subito, in Inghilterra, un mutamento paragonabile proprio a quello dell'iconico cyborg assassino, il T-800, interpretato per la prima nell'84 da Arnold Schwarzenegger.


Dalla promozione del Forest in Premier League (stagione 22-23), la fase difensiva è sempre stata una questione complicata. Basti pensare che, nell'arco di tutta la scorsa stagione, i Tricky Trees hanno subito in totale ben 67 reti complessive. Oggi, il Nottingham Forest è terzo, in piena zona Champions, e con la quarta miglior difesa del campionato. Cosa è cambiato? Beh, "solo" Nikola, diventato il cuore metallico della corazzata di Nuno Espirito Santo.

4 reti e 2 assist in 28 presenze; 66% dei contrasti vinti, 71% dei duelli aerei dominati e una media, riguardo alla prestazioni difensive, per partita pari a 6.94. In Premier League, è stato in campo per il 97% dei minuti giocati dal Nottingham Forest da inizio campionato ad oggi. Altra statistica volta a dimostrare come il Forest sembri essere costruito da Milenkovic, più da altri dieci elementi. Le sue doti atletiche, in un campionato fisico come quello d'oltremanica, lo rendono un giocatore imprescindibile per Espirito Santo. Anche la tipologia di gioco sembra essere ricamata su misura per lui: con una difesa che nasce con un baricentro tendenzialmente basso, in modo tale da poter sfruttare, in contropiede, le abilità di esterni di gamba e tecnica come Hudson-Odoi e Elanga. Con Murillo, centrale brasiliano, con caratteristiche più di dinamismo e aggressività, Milenkovic ha trovato il perfetto partner difensivo. La "M&M" è la nuova "unstoppable duo" della Premier League.

A Firenze, versione umana o cyborg?

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Ogni volta che, in casa Fiorentina, si tocca l'argomento Milenkovic sembra sempre di prendere in mano un argomento estremamente spinoso. "E' stato regalato", oppure "Ecco l'ennesimo errore di questa proprietà". Nessuno vuole essere l'avvocato difensore di nessuno: certo è che la cifra per la quale il serbo è stato venduto in Inghilterra, rispecchia sicuramente quello che è stato, per sua colpa o meno, il rendimento (decrescente, umano riprendendo il paragone con Terminator) di Milenkovic nell'ultima stagione in viola. Poteva essere venduto ad una cifra maggiore? Sicuramente sì. Poteva essere valorizzato da Palladino? Certamente, vedendo soprattutto anche il suo modo di giocare. Però a volte bisogna forse anche accettare l'inesorabile scorrere del tempo e il fatto che, Nikola, nonostante tutto il dispiacere che ha mostrato nel lasciare Firenze, avesse bisogno, dopo 7 anni di: un'altra piazza, un altro paese, ed altri altri stimoli. Non a caso, nella lettera dei saluti scrive: "Firenze, ti ho dato tutto". La sua carriera inglese, il suo sogno inglese (come abbiamo già avuto modo di scrivere) è appena nato e noi non possiamo altro che augurargli il meglio per il futuro.