In bocca al lupo Chino
—Non è stato un percorso facile il suo, ha vissuto spesso sulle montagne russe in questi 4 anni e mezzo e questo gli è costato anche la Nazionale. Professionista vero, legato davvero alla Fiorentina, non si è mai fatto condizionare da situazioni esterne (vedi le frizioni dei suoi amici Torreira e Gonzalez con il club) ed è rimasto uomo squadra fino alla fine. Vi ricordate il "discorso da brividi" prima di Genoa-Fiorentina del 31 ottobre, l'ultima dell'argentino da titolare in campionato? In un calcio in cui le bandiere non ci sono più, chi fa 142 presenze e dà tutto per la Fiorentina, merita come minimo un saluto affettuoso.
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