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Mainz e Fiorentina, crisi parallele: chi sta peggio? Passato e numeri a confronto

Matteo Torniai Redattore 
Giovedì sera va in scena Mainz-Fiorentina: il focus sul momento dei tedeschi sorprendentemente affine con quello dei viola

Solo pochi mesi fa, il Mainz era una delle sorprese più luminose della Bundesliga. Sesto posto finale, 52 punti e la soddisfazione di chiudere davanti a una rosa costruita per la Champions come il Lipsia. Oggi, la squadra di Bo Henriksen si ritrova ultima (17° su 18) assieme all'Heidenheim, con una sola vittoria in nove gare e appena cinque punti. Un rendimento crollato a picco: 1 vittoria, 2 pareggi e 6 sconfitte, 10 gol segnati e 17 subiti.

Le prime avvisaglie si erano già viste in estate, nei playoff di Conference League contro il Rosenborg: sconfitta 2-1 in Norvegia, riscatto con un 4-1 casalingo, ma sensazioni contrastanti. Poi il campionato, iniziato con una sconfitta interna contro il Colonia, un pareggio strappato in extremis a Wolfsburg e un nuovo ko con il Lipsia. L’unico sorriso è arrivato il 20 settembre ad Augusta (4-1 contro l’Augsburg), seguito però da quattro sconfitte consecutive e un pari, 1-1 nell'ultimo match disputato, col Werder Brema.

L’estate ha lasciato cicatrici profonde incisa bianco-rossa. Il Mainz ha perso il suo uomo simbolo, Jonathan Burkardt, autore di 18 gol e 3 assist nella scorsa stagione, ceduto all’Eintracht Francoforte per 21 milioni. Il suo sostituto, Benedict Hollerbach, classe 2001, ex Union-Berlino, pagato 10 milioni, non ha ancora mai trovato la via del gol. Gli altri due protagonisti della cavalcata della scorsa stagione, Nebel (10 gol e 6 assist l’anno scorso) e Lee Jae-sung (7+8), sono rimasti, ma non bastano a reggere l'attacco dei tedeschi. Serve un catalizzatore.

Il tecnico danese Bo Henriksen, sta cercando di dare nuovo ordine al suo 3-4-2-1, un sistema simile a quello della Fiorentina per costruzione, ma la squadra appare smarrita, pesante nelle gambe e nella testa. Come racconta la stampa locale: “Ci sono netti problemi di coordinamento tra le diverse parti della squadra: un attacco inefficace e privo di immaginazione; un centrocampo attualmente privo di grinta e una difesa incline all'errore. Tutto ciò è stato punito severamente e senza pietà nelle ultime settimane, in campionato e non. Rispetto alla scorsa stagione, il Mainz ha perso completamente il flusso, la facilità e la naturalezza del suo gioco".

Eppure, in Conference League, la luce non è del tutto spenta: sei punti in due partite, esattamente come la Fiorentina. Ma, come nel caso dei viola, queste vittorie non nascondono e non possono oscurare le enorme lacune mostrate in campionato. Il direttore sportivo Niko Bungert ha sintetizzato la doppia anima del Mainz: “La Bundesliga resta la priorità, ma vogliamo goderci l’Europa. Vincere contro la Fiorentina ci darebbe una spinta enorme per risollevarci in campionato”.

Tra l'altro, nella prossima di Bundesliga, il Mainz affronta l'Eintracht Francoforte, match piuttosto sentito dalle parti di Magonza.