Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Lupoli a VN: “Fiorentina, con Vieira andavi sul sicuro. Ora spero rimanga Cataldi”

Lupoli a VN: “Fiorentina, con Vieira andavi sul sicuro. Ora spero rimanga Cataldi” - immagine 1
Stefano Pioli fino a ieri era il favorito per la panchina viola, ma occhio al tecnico francese del Genoa dopo il caos che potrebbe portare a stravolgimenti sulla panchina dell'Italia. Noi abbiamo chiesto ad Arturo Lupoli come vede il suo ex compagno
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Per la Fiorentina è un momento difficile, nel bel mezzo della scelta del prossimo tecnico. Il candidato principale sembra Stefano Pioli, che tornerebbe a Firenze dopo più di 6 anni ma che adesso è il candidato numero uno per la panchina dell'Italia in caso di separazione con Spalletti. Un altro dei papabili è stato, prima del rinnovo col Genoa, Patrick Vieira, ex leggenda dell'Arsenal. Noi abbiamo intervistato chi con il fantastico centrocampista francese ha condiviso lo spogliatoio, ovvero l'ex viola Arturo Lupoli. L'intervista integrale sul suo passato ai Gunners la trovate su Calciopremier (QUI IL LINK PER LEGGERLA). Noi per Violanews gli abbiamo chiesto un parere su Vieira e la piazza di Firenze:

Nonostante il favorito sia stato negli ultimi giorni Stefano Pioli, cosa ne pensi del Vieira allenatore?

"Vieira è visto come un allenatore giovane, ma tra gli emergenti è sicuramente quello con più esperienza. Ha qualche stagione alle spalle, ha già fatto dei passaggi positivi o meno. Lo vedrei bene alla Fiorentina, alla base c'è un ragazzo molto intelligente, competente, e stra-appassionato di questo gioco. Con lui saresti andato sul sicuro, è stato in contesti dove si è visto il massimo, dalla Juve, all'Inter, al Milan, all'Arsenal ed al City. Come giocatore è stato al top del calcio mondiale. Mi dispiace per come sia finita con Raffaele Palladino. La verità la sa solo chi è stato parte di questa situazione. Mi è dispiaciuto vederlo andare via da una squadra così importante, nonostante avesse fatto, per essere un primo anno, bene".

Quanto ha pesato su di lui la questione del gioco, e l'esigenza di una piazza come Firenze?

"Firenze è una piazza che vuole i risultati, ma andando allo stadio divertendosi. La storia della Fiorentina è piena di giocatori di classe, da Baggio a Rui Costa, passando per Jovetic e Rossi. Sono abituati a vedere il bel calcio, arrivare a Firenze e fare subito bene non è semplice. Per Palladino è stato lo step perfetto, una piazza importante con tanta voglia d'Europa, dopo le due finali. La questione del gioco e dei risultati è sempre al centro di tutto. Per me alla fine dell'anno i risultati sono quelli che contano, purtroppo o per fortuna, gli allenatori sono giudicati su quello. Quando giochi meno bene ma arrivano i risultati, un po' tutti sono più contenti. Alla fine il tifoso vuole vedere un qualcosa di concreto. Al giorno d'oggi tutti vogliono vincere in Serie A, come quest'anno. La quota europea si è alzata, dato che le prime hanno fatto meno punti, così come le ultime 2-3. Quindi è stata una lotta all'ultimo punto. Palladino ha fatto davvero un buon lavoro".

Chi ti piace di questa Fiorentina?

"Al momento sarebbe facile dire Kean. Io stravedo per i centrocampisti, per me vedere un centrocampo di qualità è una bella cosa. Bene che rimanga Fagioli ma spero che sia lo stesso per Cataldi, sono giocatori forti, quindi dico loro".