In avanti c'è il tenente Drogo alias Moise Kean. Come il protagonista del romanzo di Buzzati (Il deserto dei tartari) l'attaccante ex juventino attende palloni giocabili che non arrivano quasi mai proprio come i nemici di Drogo. I trequartisti sono impalpabili e, a parte Sottil, non hanno fatto vedere niente di buono. Ieri Barak ha camminato per il campo senza colpo ferire mentre Colpani è apparso ancora un giocatore spaesato. Il solito generoso Kouamé bravo a recuperare palloni, ma non altrettanto in fase offensiva, chiude mestamente il gruppo per questo ruolo che dovrebbe essere decisivo in fase di attacco (aspettiamo tutti come un Messia il rientro di Gudmundsson). E poi c'è Beltran che ancora una volta ha dimostrato che non può giocare unica punta pur contro una difesa non eccezionale come quella del Venezia. L'argentino non ha letteralmente toccato palla, complice però una squadra che nell'ultima fase di gioco aveva perso smalto e grinta. Resta il fatto che per caratteristiche fisiche e tecniche Beltran può fare la seconda punta, ruolo non previsto in questa Fiorentina.
Insomma, spero di sbagliarmi, ma proprio perché voglio bene alla Fiorentina da tanti anni, ho voluto dare la mia impressione. Tanti sono i problemi da risolvere e il tempo rimasto è veramente poco così come mi sembra siamo pochi i soldi messi a disposizione da Commisso a Pradè e company. Riusciranno i nostri eroi a capovolgere la situazione? Io lo spero ma lasciatemi essere preoccupato perché dopo due mesi di mercato inseguendo Colpani e Gudmundsson ancora mancano troppe pedine basilari. E intanto giovedì c'è una partita chiave per la stagione viola.
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