In questa fase il mercato viola gira anche e soprattutto intorno a Moise Kean: cosa deciderà il centravanti?
Gudmundsson non sarà riscattato, questa è la sensazione sempre più forte. La Fiorentina ha già speso otto milioni, teme che l’anno magico vissuto con il Genoa possa essere stato un’eccezione, c’è un processo ancora da chiudere, spenderne altri diciassette potrebbe essere rischiosissimo. Ma la pista non sarebbe chiusa, si ragiona col Genoa per un’altra soluzione che ancora non c’è, perfino un altro prestito oneroso. E’ evidente che questo condizioni la costruzione della squadra che verrà, come la condizioni ancora di più l’attesa per la decisione di Kean. E pure Dodò è motivo di preoccupazione vista la richiesta di cessione fatta ormai molto tempo fa. Kean è il problema dei problemi. E’ in vacanza in giro per il mondo, ma nei giorni scorsi ha parlato sia con Pioli che con Gattuso. Nessuno dei due allenatori sa cosa farà, soprattutto se è davvero intenzionato a restare a Firenze come entrambi sperano. Lucci, il suo procuratore, in questi anni lo ha aiutato molto con consigli saggi, crediamo che il primo luglio risponderà no alla pista araba aperta da una quindicina di giorni. Non è il tempo di pensare solo ai soldi, c’è ancora una carriera, fra un anno ci potrebbe essere il Mondiale. Non lo vedo neppure capace di tornare da Allegri, il rapporto ha avuto alti e bassi. La Premier, il campionato che piace a tutti per l’intensità e la fisicità, è l’alternativa vera alla Fiorentina. La clausola rescissoria da 52 milioni è facilmente colmabile sia da United che da Arsenal, le società che lo seguono da più tempo. Nei continui contatti con il suo agente, la Fiorentina sta chiedendo una cosa sola prima possibile: sì o no. Una volta accertato questo tutto il resto sarà più facile da mettere in atto.
Fazzini, che colpo
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La Fiorentina vuol sapere se deve cercare una prima punta vera e sinceramente mi spaventa sentire il nome di Piccoli passato, con tutto il rispetto, da Spezia, Empoli, Lecce e Cagliari. Ma qui torniamo a come viene fatto il mercato da Pradè, con esperimenti (vedi i prestiti dell’anno scorso tutti restituiti che sono costati venti milioni buttati via) o con suggerimenti di procuratori amici. E per accertare questo basta vedere di chi sono, di solito, i giocatori che arrivano a Firenze. Se fossi Rocco Commisso che ha speso 330 milioni in sei anni (escluso l’acquisto della società e il Viola Park) senza vincere nulla con questo managemant, non sarei così soddisfatto. E’ uno dei presidenti che ha speso di più in assoluto, il quinto per la precisione. Pensate che De Laurentiis ha speso soltanto 16 milioni e ha vinto due scudetti. Fazzini però è un ottimo colpo, questo va detto. Quando si parlava di Baldanzi, dentro l’Empoli c’era chi, in realtà, mi diceva che il giocatore più importante del settore giovanile era in realtà Fazzini. Tutte le volte che l’ho visto in Serie A o nell’under ho notato cose diverse, giocate, intuizioni, classe. Un passo diverso. Viti invece era un ottimo difensore prima dell’infortunio, quest’anno ha fatto benino, a Pioli il compito di rilanciarlo. Dell’Empoli piace anche Anjorin, comincio a pensare che Pradè sia andato spesso al Castellani perché è vicino. Ci sarebbero tanti altri campi… Comunque Anjorin piace molto anche a me, per quel che conta. E’ cresciuto nelle giovanili del Chelsea, ha gamba e qualità, il suo problema sono gli infortuni. Anche quest’anno ha giocato soltanto il 35 per cento dei minuti disponibili. E poi ci sarebbe Sebastiano Esposito, che a Empoli ha fatto benissimo. Una seconda punta di 23 anni, un vero valore. Però è dell’Inter e una trattativa vera con la Fiorentina non c’è ancora stata. I fratelli Esposito sono tre e tutti corteggiati, l’Inter sta decidendo.