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Kayode e quel pensiero solo abbozzato: così ci perdono tutti

Kayode e quel pensiero solo abbozzato: così ci perdono tutti - immagine 1
Lo scarso minutaggio concesso al terzino viola quest'anno fa sorgere spontanea una riflessione
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Come avete reagito quando avete realizzato che Michael Kayode sarebbe rimasto alla Fiorentina? In generale, immaginiamo bene, perché il ragazzo è promettente e ha dimostrato di avere colpi notevoli quando c'è stato bisogno di lui a causa del brutto infortunio di Dodo. Certo, non sfugge a errori dovuti all'inesperienza, ma rientra tutto nel pacchetto del giovane emergente in un panorama di alto livello. Avere sia lui, sia Dodo a disposizione, senza per il momento problemi fisici, è un gran bel lusso. Ma non è che, essendo un lusso, rischia di diventare ridondante? Ci spieghiamo...

Spazio ai minimi termini

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Ce lo chiediamo, ma più che altro ci auguriamo di aver torto in qualche modo. Partiamo da quello che ci dice il campo, da ciò che ci conferma la consultazione dei dati: Kayode ha all'attivo tre presenze stagionali su otto partite tra campionato (6 totali a disposizione) e playoff di Conference League (le altre due). Di queste tre partite, due le ha giocate entrando in campo dalla panchina (17' a Parma, prima giornata di Serie A, e 37' a Budapest contro la Puskas Akademia. Minuti che, però, sarebbero stati appena 7 se Ranieri non avesse concesso il rigore del pareggio all'ultimo secondo); una da titolare, l'andata contro gli ungheresi, 45 minuti in cui ha commesso errori grossolani sul primo e sul secondo gol subito, prima di uscire all'intervallo. Poi, più nulla. Kayode è nettamente la riserva di Dodo, lo era con la difesa a tre e lo rimane a maggior ragione con la difesa a quattro, schieramento nel quale il brasiliano sembra ancora più a proprio agio.


La Conference toglie, la Conference dà?

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A conti fatti, da quei due scivoloni, Kayode, nelle idee di Palladino, avrebbe dovuto disputare appena sette minuti in casa della Puskas Akademia. Intendiamoci, non si contesta la scelta del tecnico di affidarsi a Dodo in tutto e per tutto, visto che, specie nelle ultime uscite, l'ex Shakhtar è stato tra i migliori in campo. E magari, con una League Phase abbastanza morbida in Conference, arriveranno anche delle occasioni per il classe 2004 arrivato dal Gozzano, a partire da giovedì contro i New Saints. Il punto è un altro.

Un'idea rimasta tale

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Aston Villa, Tottenham, Brentford. Sono tre squadre che, nel corso degli ultimi mesi, si sono fatte segnalare su Kayode, interessate alla sua velocità e al suo fisico. Non è un segreto che Daniele Pradè ha pensato seriamente di accettare la proposta degli ultimi, lo ha dichiarato lui stesso in conferenza stampa alla fine della sessione estiva: "Personalmente ho anche pensato di cederlo, ma il presidente non lo avrebbe mai voluto e io non ho avuto neanche il coraggio di chiederglielo. In più Kayode ha tanti margini di crescita e non credo che il passaggio in Premier sarebbe stata la scelta giusta per lui".

E per la Fiorentina?

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Già, perché alla fine della fiera bisogna anche pensare a cosa è meglio per il club. La visione è a lunghissimo termine e prevede un Kayode titolare dopo che il ciclo del classe 1998 Dodô (26 anni, tutt'altro che sul viale del tramonto) sarà finito? Oppure si conta molto sul fatto che il percorso nelle coppe darà spazio alle seconde linee? Bene, ma quando le partite cominciano ad essere da dentro o fuori occorrono i titolari. Non ci sono gironi in Coppa Italia, per ben che vada Kayode giocherà agli ottavi con l'Empoli e poi, sempre che si passino, si parlerà già di quarti di finale, potenzialmente contro la Juventus. Figurarsi se Palladino potrà fare turnover. Se non ci saranno cambiamenti significativi nello stato delle cose, Kayode vedrà abbassarsi il suo valore di mercato nei prossimi tre mesi, ben al di sotto dei 20-22 milioni che il Brentford ha offerto tra prestito e obbligo di riscatto. Quindi ci perde Kayode, che siede e siederà in panchina per la maggior parte dell'autunno, ci perde la Fiorentina a livello economico e sì, ci perde anche la Nazionale Under 21, che non può verosimilmente contare su un ragazzo che non gioca. Ripetiamo quello che è il nocciolo della questione: Kayode non deve giocare per forza, se Dodo è meglio di lui; ma visto che è una riserva, perché non vendere una riserva a ben 22 milioni e rinforzare la formazione in altre posizioni? Davvero la risposta è "perché il presidente non avrebbe voluto"?

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